Regia di Jack Nicholson vedi scheda film
Longhorn, Ovest degli Stati Uniti, seconda metà del XIX Secolo. Moon, un bandito di mezza tacca - ha all'attivo qualche rapina in banca e qualche furto di animali - viene acciuffato dopo un inseguimento e condannato all'impiccagione. Lo salva dal capestro, in virtù di una legge risalente alla fine della Guerra di Secessione, Giulia, una giovane donna la quale accetta di sposarlo. L'uomo è convinto di avere gioco facile sulla donna, ma Giulia ha in mente un piano preciso, far lavorare l'uomo in una miniera, affinchè recuperi polvere d'oro prima che la terra sia espropriata in favore della ferrovia. Tra varie disavventure con sceriffi, un banchiere avido e gli ex-compari di Moon, i due trovano la ricchezza e l'amore. Un film in bilico tra western e commedia sentimentale, leggero e discretamente interpretato. Del primo genere, il film ha diversi luoghi comuni. Banditi, gente che vive alla giornata, una giustizia fai-da-te e lo spirito dei pionieri, che ancora sopravvive in qualche personaggio, dandogli il coraggio di tenere testa all'avanzare della modernità, rappresentato dalla ferrovia e la relativa "economia". Tutto ciò fa da cornice, con leggerezza e senza eccessiva invadenza - qua e là si sparacchia, ma non muore mai nessuno - alla descrizione della nascita di un sentimento tra due persone di diversa indole ed aspirazioni, accomunate da una profonda individualità. L'istrionico Moon (Jack Nicholson) si mostra da subito incapace di fare del male; pur potendo fuggire dalla consorte, che lo costringe al lavoro, le è grato per averle salvato la vita. Pian piano impara a convivere con la donna accantonando i cattivi propositi, fino a difenderla dalle tante minacce esterne. Giulia (Mary Steenburg) è una donna pratica e apparentemente prova di sentimento, mostra inizialmente disinteresse non solo per Moon, ma anche per gli altri membri della comunità, che vorrebbero insegnarle come deve comportarsi una moglie. Essa, però, non potrà non innamorarsi dell'uomo, il quale si mostra sempre leale e paziente nei suoi confronti, nonostante un carattere a dir poco lunatico. La fiducia ed il sentimento, che i due dimostrano reciprocamente a conclusione della storia rende il finale lieto, in armonia con la tonalità della narrazione. Oltre ai bravi attori che hanno interpretato i protagonisti, è di rilievo il piccolo ruolo sostenuto da John Belushi, nei panni di un vicesceriffo di origini messicane. Un film che non lascia il segno, nè in positivo, nè in negativo; può essere piacevole per chi è consapevole di trovarsi di fronte ad una commedia romantica, non ad un western o un film di avventura.
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