Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
Veronika Voss/Rosel Zech era una grande attrice, ora è in declino, una sera un giornalista sportivo Robert/Hilmar Tate a Monaco per un servizio, la incontra casualmente e fa la sua conoscenza, siamo nel 1955.Rimane affascinato da tanta classe e radiosa bellezza, ancora vivida nella donna, poi ricercandola, scopre che lei vive nella casa della sua psichiatra, che la sta uccidendo, piano, piano con la morfina per impadronirsi di tutti i suoi beni, un piano ben congegnato, allora il giornalista aiutato da una sua amica, cerca di porla in salvo. Questa è la trama in sintesi di questo bellissimo film di Rainer Werner Fassbinder del 1982, il suo penultimo prima di morire prematuramente a 37 anni. Questo film di Rainer Werner Fassbinder, vincitore dell’Orso d’oro alla Berninale del 1982, non è affatto banale, anzi getta uno sguardo sincero sui trascorsi della storia tedesca, ben rappresentati dai comportamenti disturbati di Veronika Voss, attrice ormai dimenticata, completamente sola, senza più grandi stimoli nella vita. Una confezione estetica assolutamente impeccabile, magnifica, puro atto di amore cinefilo, in un bn raffinato ed abbagliante, unisce questo film forma e sostanza. Lo sfavillio delle immagini, nasconde un cuore di tenebra, uno sconsolato sguardo su un mondo che non c’è più. Tipico cinema di Fassbinder, un meccanismo che illustra la sincerità dei rapporti umani e nella seconda parte illustra la disillusione ed il distacco. Fa capire il contrappasso, nel quale la felicità effimera e non duratura del successo si ottiene solo ad un prezzo molto alto, infatti non a caso viene citata Hollywood, dove tutto ha un prezzo, alla fine nel monologo di Veronika Voss. Quello che ti viene dato , ti viene richiesto indietro, c’è sempre un conto da pagare. Veronika Voss si ispira a Sybille Schmitz, attrice tedesca molto nota ai tempi del Terzo Reich. Il ritmo del film e’molto alto, il disfacimento psicofisico di Veronika e’analizzato con il giusto distacco dal regista.Veronika simile a Maria Braun, Petra Von Kant, Lili Marleen, tutte le grandi figure femminili di Fassbinder , tutte profondamente nell’intimo del regista.Veronika Voss si può anche paragonare a Gloria Swanson di Viale del tramonto di Billy Wilder, film diverso, ma simile nell’illustrare il declino e la caduta di una stella.
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