Un giornalista sportivo conosce per caso una misteriosa donna: la segue e scopre trattarsi di una ex diva del cinema ai tempi del Terzo Reich. Ora la donna però vive solo di ricordi ed è succube della morfina e di una dottoressa senza scrupoli. Fu il penultimo film del grande regista tedesco e l'ultimo di una serie di ritratti femminili della cultura e della vita tedesche. Giocato ambiguamente sulle relazioni tra vita e set cinematografico, si avvale di una prodigiosa fotografia in bianco e nero che sottolinea il tono nostalgico e tragico della vicenda, ennesimo splendido melodramma sui rapporti di potere. Vinse l'Orso d'oro al Festival di Berlino.
Die Sehnsucht der Veronika Voss (Il rimpianto di V. V.) è il penultimo film di R. W. Fassbinder ma anche l'ultimo capitolo del suo personale viaggio nella memoria della Germania, nella sua Storia attraverso vari ritratti femminili (vedi Il matrimonio di Maria Braun, Lili Marleen, Lola). Torna dopo anni al bianco e nero, qui dai forti chiaroscuri curati ed esaltati dall'abilità… leggi tutto
Per me resta un "viale del tramonto"made in Germany,anche qua come il film americano con un finale tragico (e non poteva essere altrimenti).Vincitore a Berlino, la pellicola procede comunque in modo freddo e un po' ermetico nei dialoghi mantenendo sempre alta la dignita' di un grande regista come Fassbinder. leggi tutto
Si parla spesso di film morbosi. Sono opere divisive e controverse, che si amano o si detestano, disturbanti e con un magnetismo irresistibile. Passioni violente, pensieri pericolosi, attrazioni fatali, ossessioni…
Veronika Voss/Rosel Zech era una grande attrice, ora è in declino, una sera un giornalista sportivo Robert/Hilmar Tate a Monaco per un servizio, la incontra casualmente e fa la sua conoscenza, siamo nel 1955.Rimane affascinato da tanta classe e radiosa bellezza, ancora vivida nella donna, poi ricercandola, scopre che lei vive nella casa della sua psichiatra, che la sta uccidendo, piano,…
Una raccolta sui film in cui vengono raccontati i retroscena, i dietro le quinte, i trucchi, la lavorazione, le storie degli attori durante il lavoro: tutto ciò che riguarda la costruzione dell'opera…
Veronika Voss è una attrice in declino. Ha avuto i suoi fasti durante il nazismo ma ora nel 1955 vive a Monaco di Baviera e non lavora più. Nel suo sofferto girovagare incontra un giornalista che dapprima si incuriosisce al suo caso e poi se ne innamora. Veronika è una tossicomane, e il suo medico di fiducia sta lavorando alle sue spalle per finirla e prendere possesso dei…
Da giorni la pioggia è una costante delle (almeno mie) giornate, è decisamente autunno e bisogna accettarla sperando ovviamente non dia luogo a disastri che purtroppo ci siamo abituati a vivere sempre…
Donna,
che nascondi la fragilità,
seducente, dietro gesti sicuri,
che lotti per i tuoi diritti,
ma all'ombra ti adagi nel conforto di antichi costumi.
Sei crudele,
perché so che in cuor…
“Memories are made of this”, la celebre e pertinente canzone cantata, tra gli altri, da Dean Martin, intona l'attrice matura ed un tempo diva conosciuta come Veronica Voss in occasione della sua ultima festa, quella dell'addio al mondo delle scene, e anche molto di più, come saprà chi ha visto il film.
E Fassbinder, in piena, matura vena melodrammatica senza freni,…
Sebbene in parte ispirato alla reale vicenda di Sibille Scmitz, diva del cinema del Terzo Reich morta suicida nel 1955, Veronika Voss sembra soprattutto un omaggio di Fassbinder a "Viale del Tramonto". Ambientato nello stesso periodo (i primi anni 50), ha come protagonista una ex diva del cinema che, come la Norma Desmond del film di Wilder, non si rassegna al declinare della sua fama (a…
Il penultimo film di Fassbinder racconta la storia dell'ormai ex diva del cinema Veronika Voss, fra la nostalgia del suo passato e la dipendenza dalla morfina. L'incontro con il giornalista Robert Krohn cambia l'attitudine della vita di entrambi, anche per l'innamoramento reciproco dei due. Riprendendo il tema principale di "Viale del tramonto" di Wilder, Fassbinder firma la riflessione amara…
Per me resta un "viale del tramonto"made in Germany,anche qua come il film americano con un finale tragico (e non poteva essere altrimenti).Vincitore a Berlino, la pellicola procede comunque in modo freddo e un po' ermetico nei dialoghi mantenendo sempre alta la dignita' di un grande regista come Fassbinder.
Die Sehnsucht der Veronika Voss (Il rimpianto di V. V.) è il penultimo film di R. W. Fassbinder ma anche l'ultimo capitolo del suo personale viaggio nella memoria della Germania, nella sua Storia attraverso vari ritratti femminili (vedi Il matrimonio di Maria Braun, Lili Marleen, Lola). Torna dopo anni al bianco e nero, qui dai forti chiaroscuri curati ed esaltati dall'abilità…
Sybille Schmitz è stata un’attrice tedesca che ha lavorato, soprattutto in Germania, a cavallo della seconda guerra mondiale e che esordì nel ’31 con un film sui vampiri diretto dal regista danese Carl Dreyer. La sua carriera fu costellata da titoli non troppo famosi (da “Il segreto dei candelabri” del 1936 fino a “La tragedia del Titanic”…
Una delle migliori opere di Fassbinder. Un film estremamente drammatico, nel quale i sentimenti esplodono con asprezza. Aiutato da una fotografia in bianco e nero che trasmette costantemente un senso di inquietudine, l’autore ci racconta la storia di una ex-diva del cinema tedesco, caduta pressoché nell’oblio con la fine del nazismo. Tossicodipendente e preda di una losca…
Il declino di una diva ed il precipitare di una coscienza, parallelamente ritratti da un Fassbinder sorprendentemente sobrio, elegante, che con grande cura - quella invece solita - per la luce e l'immagine mette in scena un dramma la cui intensità solo il bianco e nero può ben catturare. Come sempre disperato e pessimista, il regista tedesco riesce bene nei ritratti decadenti e malati.
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Commenti (2) vedi tutti
....da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioVoto 7+ Sconsolato
commento di luca826