Regia di Whit Stillman vedi scheda film
Nell’Inghilterra di fine ’700, una bella vedova intrigante e senza mezzi si destreggia fra i suoi amanti e intanto cerca di procurare un marito danaroso alla figlia. Si guarda il film più che altro per la curiosità di ritrovare Kate Beckinsale e Chloë Sevigny dirette da Whit Stillman vent’anni dopo The last days of disco (che non era nulla di speciale, ma interpretava bene lo spirito di un’epoca); si rimane piacevolmente sorpresi di fronte a un film pungente, dai dialoghi arguti, dal ritmo scattante, dove i personaggi vengono introdotti da didascalie ironiche e le parole di una lettera o di una poesia scorrono sullo schermo mentre vengono lette: forse per la presenza della Beckinsale, mi ricorda un altro film austeniano nello spirito come Cold comfort farm di Schlesinger. Il titolo originale Love and friendship sottolinea il legame tra due protagoniste allegramente amorali; quello italiano, non inopportunamente, si concentra sulle loro imprese. In scena non ci si scambia neanche un bacio, figuriamoci finire a letto, ma fuori scena succede di tutto; e le ellissi non sono meno significative delle parole pronunciate ad alta voce.
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