Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
Nell'Inghilterra di un medioevo "senza tempo", il futuro Re Artù è un giovane intraprendente. Cresciuto in un bordello, ha imparato a farsi strada tra commerci e piccoli traffici, e non ha altre ambizioni, finchè non entra in possesso della spada Excalibur. Da quel momento inizia a conoscere la sua storia e si "arrende" al proprio destino di divenire Re, iniziando, insieme ad altri alleati, una lotta contro l'usurpatore Vortigen. Questo film d'azione vivace e divertente ha subito il torto di essere presentato - e presentarsi - erroneamente come fantasy. Infatti, benchè i temi trattati richiamino le note saghe anglosassoni, e le sequenze iniziali, di grandi battaglie con il coinvolgimento di creature fantastiche, tra umani e maghi, lascino immaginare un prosieguo più "epico", il film ha un ritmo leggero. Alcuni personaggi arrivano a non prendersi troppo sul serio, e le scene d'azione, ben realizzate, la fanno da padrone. Il film ha il proprio punto debole nelle sequenze più statiche, durante le quali i personaggi - Artù in particolare - vivono i loro dissidi interiori; davvero poco convincenti. La reinterpretazione della saga arturiana è molto libera; la presenza del sovrannaturale c'è, ma non è elemento fondamentale. Buona l'ambientazione, con una particolare ricostruzione di una Londra che ancora risuona degli echi del proprio passato romano. Ben realizzati anche i costumi, che appaiono però non molto "medievali", trattandosi di giacche, pantaloni e cappelli non molto dissimili da quelli dell'era moderna. Valida, infine, la colonna sonora.
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