Regia di Otto Preminger vedi scheda film
'The moon is blue' è una sorprendente commedia dai toni lubitschiani diretta con gustoso sarcasmo da Otto Preminger. Incontrò problemi con la censura per motivi che oggi appaiono a dir poco risibili, ovvero il fatto di usare nei dialoghi termini come vergine e amante.
Il film, giocato sul dualismo tra realtà ed apparenza, è tratto dalla pièce teatrale di F. Hugh Herbert e dal medesimo sceneggiata, è ricco di battute al vetriolo su coppie, matrimonio, guerra tra i sessi e si caratterizza per la raffinata regia di Preminger. La prima sequenza, con la vista di New York dalla terrazza sull'Empire State Building e poi, con la mdp che allontanandosi, rivela si tratti in realtà di un cartellone pubblicitario, è una vera e propria dichiarazione di intenti sul fatto che tutto avvenga sul filo dell'ambiguità.
I tre attori principali giocano molto sui loro ruoli: il centro su cui ruota tutta la vicenda è la finta ingenua interpretata da Maggie McNamara - un clone di Audrey Hepburn - dalla carriera sfortunata che culminerà con il suicidio alla fine degli anni '70.
Nei panni dei due uomini che si contendono la ragazza William Holden, che interpreta un architetto dai modi spicci e David Niven, nelle vesti di un donnaiolo dalle maniere british che sembra immaginato proprio per lui.
Abbastanza sciocco il nostro titolo: i più sbadati potrebbero confonderlo con qualche pruriginosa commedia nostrana con Lino Banfi e la Fenech; fortunatamente si tratta di qualcosa d'altro.
Voto: 8 (visto in v.o.).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta