Regia di Bill L. Norton vedi scheda film
Il film inizia come un documentario sull’Africa con danze e riti grotteschi (lanciare un indigeno per aria e farlo volteggiare, per esempio) per proseguire, poco dopo, con un omicidio che ricorda quello di John Saxon in TENEBRE di Dario Argento (con un inizio simile viene da chiedersi: “Ma siamo davvero in un lavoro targato Walt Disney Production???”).
La storia ruota intorno ala scoperta, da parte di due gruppi di speleologia (uno di buoni, formato da due sposini scienziati, e l’altro dal professore crudele colpevole del delitto iniziale che, aiutato da un gruppo paramilitare africano e dal suo assistente pasticcione e neanche poi tanto cattivo, impossessatosi di una mappa importantissima, decide di lavorare per conto proprio e delle sue tasche!) di una colonia di dinosauri sopravvissuti nel Continente Nero.
Gli animali in questione sono 3: madre, padre e il cuccioletto Baby.
I due giovani coniugi (William –RALPH SUPERMAXIEROE- Katt e Sean Young, quand’era nel suo massimo splendore fisico) si affezionano al piccolo, peccato che i cattivi uccidano il padre e ne rapiscano la madre. A questo punto…
Il film alterna crudezze (bombardamenti con musica simile a quella di RAMBO 2, gli avvoltoi che mangiano il cadavere del dinosauro, con il piccolo Baby che assiste alla scena piangendo, etc…) con momenti molto teneri e qualche spunto comico.
Gli effetti sono quasi tutti curati, però i dinosauri (e, in particolare Baby) si vede lontano un miglio che sono pupazzi (che ti viene da zoomare sulla sequenza per cercare l’etichetta di fabbrica! Sic!), ma la cosa stavolta è un pregio perché li rende tenerissimi (e quando compaiono dici proprio “Sì! E’ un prodotto Disney!”).
Il classico film che è bello (ri)vedere sotto le feste.
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