Regia di Luciano Martino vedi scheda film
Film come questo di Martino testimoniano di quanto fosse basso il livello del cinema italiano di commedia alla metà degli anni Settanta. Finiti i tempi di Totò, ma anche di Franco e Ciccio, restano questi film, con attori assai migliori dei copioni che venivano loro proposti: interpreti di valore erano costretti a spogliarsi, se donne (qui addirittura Lia Tanzi) o a sbattere capocciate nei muri, se maschi (come capita al povero Alberto Lionello).
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