Nicola passa il tempo bevendo e fingendo che sta smettendo di bere. Questa è la storia sua e di tanti altri personaggi che incontra per un destino o per caso come in un road movie.
Note
Ambientata in un quartiere di Roma, il Quadraro, una periferia estrema negli anni Quaranta e Cinquanta ma non più ora, la macchina da presa di Celestini racconta il modo fatalista di vivere di un gruppo di persone che vi abitano.
Opera seconda di Ascanio Celestini, Viva la sposa si addentra nella periferia romana per raccontare degli ultimi, di coloro che meno fortunati degli altri sono invisibili agli occhi di tutti. A fare da trait d'union nelle vite dei diversi personaggi è Nicola, un piccolo attore che vive tra recite surreali per bambini e bottiglie di sambuca da ingurgitare. Senza una casa, Nicola si muove a… leggi tutto
"Pensa che stai al bar […] pensa che il mio film non è un film, ma una storia che senti al bar. E soprattutto ricordati che questa storia la racconta un ubriaco". Queste parole, che potrebbero essere scambiate per note di regia, sono in realtà la presentazione sghemba che giusto uno spirito libero come Ascanio Celestini avrebbe potuto usare per promuovere il suo terzo film -… leggi tutto
«Com’ero buffo quand’ero un uomo in carne e ossa. Come sono contento, ora, di essere diventato un burattino di legno». Ribaltando l’assunto collodiano, Celestini enuncia il senso che vorrebbe attribuire al pellegrinaggio del suo protagonista tra i cunicoli di un’umanità piccola, abietta, eppure tenera e meritevole di compassione. Nicola recita monologhi da teatro dell’assurdo in bar… leggi tutto
Era difficile far meglio di "La Pecora Nera", il fulminante esordio di Ascanio Celestini, dal teatro impegnato al Cinema, e, infatti, "Viva La Sposa" è un'opera seconda inferiore, ma non poi di molto. L'umanità che l'attore romano tratta, ha un qualcosa che nel cinema italiano di questi anni grami, si trova col contagocce: è una carrellata di personaggi di borgata, in questo…
"Pensa che stai al bar […] pensa che il mio film non è un film, ma una storia che senti al bar. E soprattutto ricordati che questa storia la racconta un ubriaco". Queste parole, che potrebbero essere scambiate per note di regia, sono in realtà la presentazione sghemba che giusto uno spirito libero come Ascanio Celestini avrebbe potuto usare per promuovere il suo terzo film -…
In una settimana in cui il nuovo titolo più presente nella sale è la commedia Io che amo solo te, distribuita in 320 copie, si aprono spazi per parecchi titoli che sarà bello poter ammirare.…
«Com’ero buffo quand’ero un uomo in carne e ossa. Come sono contento, ora, di essere diventato un burattino di legno». Ribaltando l’assunto collodiano, Celestini enuncia il senso che vorrebbe attribuire al pellegrinaggio del suo protagonista tra i cunicoli di un’umanità piccola, abietta, eppure tenera e meritevole di compassione. Nicola recita monologhi da teatro dell’assurdo in bar…
Venezia/Massi
Si conclude oggi la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, 72ma edizione, e ne è passata di acqua nei canali. Io, EightAndHalf, sono qui al Lido dal primo settembre, e…
Opera seconda di Ascanio Celestini, Viva la sposa si addentra nella periferia romana per raccontare degli ultimi, di coloro che meno fortunati degli altri sono invisibili agli occhi di tutti. A fare da trait d'union nelle vite dei diversi personaggi è Nicola, un piccolo attore che vive tra recite surreali per bambini e bottiglie di sambuca da ingurgitare. Senza una casa, Nicola si muove a…
Saranno 11 i film in concorso per il Venice Days Award che mette a disposizione 20.000 euro equamente divisi tra il regista e il distributore internazionale… segue
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Film che fa pensare ma che lentezza di Storia al limite dell'esasperazione.voto.2.
commento di chribio1