Regia di Mel Ferrer vedi scheda film
Effettivamente certi dialoghi più che romantici sono mielosi e ridicoli, e non aiuta di certo un doppiaggio schifoso. E' molto evidente lo scollamento tra le espressioni degli attori e ciò che si sente... Questo lo scrivo per i fan della pratica tanto in voga in Italia. Tornando al film, merita un "sufficiente" per due ragioni: la coppia Perkins-Hepburn e la stranezza dell'ambientazione; gli si può dare uno sguardo se piacciono le storie d'amore. Il finale è piuttosto enigmatico e interessante.
Giovane nobiluomo venezuelano in cerca di vendetta trova invece l'amore (mica scemo, è Audrey Hepburn), nella suggestiva cornice della foresta amazzonica.
Interessante la musica tribale composta da Heitor Villa-Lobos, buono anche il commento musicale di Bronislau Kaper.
Veramente per Hollywood un giapponese e un indio sono la stessa cosa... (e giù risate)
A parte avere il più bel paio di spalle che si siano mai viste, un fisico agile e un viso molto particolare, non se la cava male nei panni di Abel, un personaggio in gamba, vivace e determinato. Se è lui a cantare la canzone del titolo, è veramente bravo: ha una bellissima voce e la sa usare con grande finezza. Strana ma gradevole l'accoppiata con la Hepburn.
Come silfide è proprio in parte! Nonostante la sceneggiatura cada spesso nel ridicolo, lei riesce a salvare la situazione recitando molto bene.
Non mi è sembrata gran che.
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