Regia di Michael Preece vedi scheda film
Walker, Texas ranger, accoltellato sul lavoro, si salva ma deve riposarsi. La sua compagna Alex lo porta perciò a fare rafting (!). Non appena Walker si allontana, un pericoloso detenuto fugge dal carcere; dove va? Nel gruppetto di partecipanti al weekend sul fiume in cui sono anche il ranger e la sua fidanzata. Tanto per non farsi riconoscere immediatamente, l'evaso uccide un uomo e tenta di far fuori anche Walker.
Acque bianche è uno degli episodi – doppio episodio in verità, trasmesso sia in due parti che in un'unica puntata come film televisivo di un'ora e mezza di durata – più deliranti dell'intera serie Walker, Texas ranger, che d'altronde nel corso delle sue nove stagioni non lesina momenti grossolani e boutade inverosimili e caciarone pur di fare spettacolo con il minimo della fatica (e della spesa). Già l'incipit ha del clamoroso: Walker è in convalescenza per una coltellata all'addome, deve stare tranquillo e svagarsi, e la sua fidanzata Alex pensa bene di portarlo a fare rafting, un'attività di tutto riposo; poi una serie di assurde coincidenze vuole che un detenuto evada esattamente lo stesso giorno e vada a compiere un delitto proprio nello sperduto luogo in cui si trovano Walker e Alex. Ovviamente i due colleghi, l'anziano pasticcione DC e il nero tonto (il razzismo non è neppure troppo velato, in questo caso) Trivette, brancolano nel buio; per fortuna Walker risolve tutto da solo, approfittandone anche per riunire un padre e un figlio litigiosi che partecipano a quella stessa gita fuori porta, e per rifiutare le avances più che esplicite di una ninfomane (!). Al di là delle sciocchezze propagate dai Chuck Norris facts che anni fa spopolavano in rete, in realtà il personaggio di Cordell Walker è tutt'altro che un macho o un tombeur de femmes, anzi: anche in questo episodio/film tutte le volte che sta per baciare Alex viene fermato, per un motivo o per l'altro; bizzarria tra le bizzarrie, a un certo punto il 'cattivo' di turno decide (così, di botto, senza senso) di stuprare Alex e – come tutti gli stupratori, no? – inizia a limonarla davanti a tutti: ci riesce persino lui a baciarla, insomma, ma Walker no, mai. Se si considera la mole di soluzioni quantomeno azzardate dal punto di vista logico inserite nel copione, questo Acque bianche rischia di diventare persino divertente (e non è affatto detto che la comicità del lavoro sia involontaria); ah: last but not least: la scena madre conclusiva si risolve proprio grazie al piatto forte del menu di Chuck Norris, e cioè il calcio volante – ma uno dei suoi calci volanti più memorabili in assoluto. Inutile spoilerare oltre. 3/10.
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