Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Un western straordinario da riscoprire assolutamente.
Nel Messico del 1866, durante la rivoluzione juarista, l'ex ufficiale sudista Trane (Gary Cooper) e il bandito Joe Erin (Burt Lancaster) vengono ingaggiati dal Marchese de Labordére (Cesar Romero) per scortare la contessa Marie Duvarre (Denise Darcel) a Vera Cruz, con il sostegno di uno squadrone di lancieri francesi. Ma in realtà l'oggetto della scorta non è la contessa, bensì un carico d'oro di tre milioni di dollari nascosto nella carrozza della Duvarre...
Uno stupefacente western diretto in maniera geniale e dinamica da Robert Aldrich,qui al suo quarto film.
Una certa dose di violenza e le atmosfere del film sembrano anticipare il western all'italiana, mentre il regista analizza profondamente la psicologia dei personaggi, l'amicizia/rivalità che lega i due protagonisti e soprattutto la differente attitudine morale che li distingue.
Il grandissimo Gary Cooper interpreta la parte di un avventuriero interessato inizialmente solo al proprio tornaconto, ma che in seguito capirà che c'è qualcosa che conta più dei soldi e sacrificherá questi ultimi per una causa nobile, quella dei rivoluzionari. Indimenticabile e senza eguali è poi Burt Lancaster, ghignante e sbruffone, nella parte di un cinico pistolero senza scrupoli, che però nel duello finale contro l'amico/avversario sbaglierá mira di proposito.
Ma il film è eccezionale non soltanto sul piano dei contenuti e del tratteggio dei caratteri, ma anche sul piano spettacolare e tecnico: ogni momento del film diventa infatti una delizia per gli occhi e l'animo dello spettatore, ci sono colpi di scena a volontà, combattimenti esplosivi e una fotografia ottima (di Ernest Laszlo).
In conclusione Vera Cruz si può considerare un capolavoro assoluto, tra i migliori e più originali western di sempre, che si risolve in ultima analisi in un magnifico duello morale (senza esclusione di colpi) tra un filibustiere Lancaster e un cavalleresco e sensibile Cooper.
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