Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Un architetto americano è a Roma per allestire una mostra sul suo predecessore settecentesco Étienne-Louis Boullée. Inizia a soffrire di imprecisati dolori alla pancia, a identificarsi con l’imperatore Augusto e a scrivere lettere farneticanti allo stesso Boullée; intanto la moglie si ritrova incinta e lo tradisce con un collega dongiovanni, che gli soffia anche la curatela della mostra. Roma offre scenografie ideali per il riconosciuto talento visivo di Greenaway, e a sua volta il corpulento Brian Dennehy è adattissimo a un ruolo in cui la fisicità è essenziale. Il film non è male, il suo unico torto è quello di arrivare dopo I misteri del giardino di Compton House: certi giochi, quali quelli praticati da Greenaway, alla lunga stancano.
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