Stourley Kraklite, un architetto americano, si reca a Roma dove deve allestire una mostra antologica sull'architetto francese del 700 Etienne-Louis Boullée. Lo accompagna la moglie che è appena rimasta incinta. A Roma Kracklite avverte i primi sintomi di un male che si rivela essere un cancro. Viene estromesso dalla direzione della mostra e si uccide nello stesso istante nel quale la moglie partorisce.
Note
Amarissima riflessione di Greenaway sulla vita e sulla morte, il film è anche un'indagine sul rigore della composizione artistica (e cinematografica), condotta con la consueta perfezione e ossessività, anche della musica (di Wim Mertens e Glenn Branca), tipiche del regista britannico. Fotografia di Sacha Vierny.
Una cartolina di Roma affascinante che fa da contorno a una tragedia umana interiore. Estremamente bello nella sua totale decomposizione. Brian Dennhey superbo.
E un bel film pieno di tematiche e rimandi a questioni esistenziali. L'arte come rappresentazione della vita è il tema che ricorre. Dialoghi sopratutto!
Per ora, mi sembra l'opera migliore di Greenaway. Grazie all'interpretazione del protagonista, alla bellissima fotografia, alla straordinaria colonna sonora, e ad una certa sobrietà dello sguardo e della storia.
Stourley Kracklite (Brian Dennehy), architetto di Chicago, si reca con la propria moglie a Roma per organizzare una mostra su un semisconosciuto architetto francese, Etienne-Louis Boullèe, che nella seconda metà del XVIII secolo si era contraddistinto più per i propri progetti mai realizzati che per una concreta produzione architettonica. Poco a poco, però, tutto… leggi tutto
Il ventre quale luogo di gestazione e nascita, digestione e morte: il corollario dell’ossessione questa volta è l’allestimento a Roma di una mostra su Boullée, architetto specializzato in cupole, e la bulimia quale espressione organica dell’horror vacui. Come sempre in Greenaway l’accumulo di simbolismi non produce nuovi significati ma soddisfa più… leggi tutto
Asseverati i requisiti tecnici per gl’interventi volti a mirare il via libera per l’applicazione dell’aliquota di detrazione al 110% del super-bonus edilizia la variegata pagura umanità…
.I. La Formicolante (frammentata, frammentaria) Realtà. “Un cineasta (Antonioni) mi ha interpellato per un film: ma dei cinematografari poco mi fido.” - C.E.G. Per principiare, citiam…
Prima della Grande Bellezza, credo che questo sia uno dei film più celebrativi e rappresentativi della grande capitale italiana: un susseguirsi di immagini, citazioni e luoghi presentati con grande dettaglio e amore dal regista gallese Peter Greenaway. La città fa da sfondo a una trama sofferta: contaminata dall'ansia del protagonista, l'architetto americano Stourley Kracklite…
Spesso mi domando da dove venga il mio interesse per l'architettura. Mi appassiona, mi affascina anche se i miei studi sono andati in tutt'altra direzione. Ma quando passeggio, sia da solo che con gli amici, mi scopro…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Peter Greenway ha sempre cercato di coniugare il linguaggio cinematografico con altre discipline artistiche, quali la pittura, l’architettura, la letteratura, sostenendone una capacità espressiva più completa e in qualche modo adattabili ad arricchire l'immagine filmica. Con Il ventre dell’architetto, tocca uno dei punti più alti della sua produzione e della sua idea di cinema, anche…
Questa play è una riflessione su quanto siano importanti (almeno per me) le colonne sonore originali, ovvero quelle pensate e realizzate esclusivamente per il film. In passato questa era la norma, la colonna sonora…
Post scriptum del giorno dopo :
ma cosa può SnackMan contro questo :
^^^ Brescia - (Adnkronos/Ign) --- Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino…
Al cinema d’estate nelle arene estive I miei ricordi partono dalla fine anni 70 – inizio 80. Che estati, mi spostavo in motorino, un paio di film quasi ogni sera…la cena? La stanchezza? Niente contava…solo il…
Dare sinteticamente un parere su un qualunque film di Greenaway è impresa ardua, posso dire che il suo concetto di "cinema espanso", novella Gesamstkunstwerk, è qualcosa che soggioga il fruitore che rimane avvinto tra inquadrature perfette, musiche ipnotiche, significati più o meno da scoprire...Pur amandolo, riesco a comprenderne i detrattori perché le accuse…
L'anoressia è quella malattia che più rende simili all'aria, tutto vuole sembrare trasparente, e leggero, mentre la vita si fa più pesante, si alleggerisce il corpo...Il vampiro anoressico…
Quando guardo un treno passare di notte, mi viene in mente “Non ho sonno”. Se vedo un bimbo con il maglioncino a collo alto: “I 400 colpi”. Se vado in vacanza in albergo: l'Overlook Hotel di…
Corpi che imprigionano e corpi che alienano. Corpi ossessionati e corpi ossessionanti. Corpi in divenire e corpi riflessi. Corpi che recitano e corpi che liberano. Pier Paolo Pasolini pensava che un "corpo è…
Stourley Kraklite (Brian Dennehy) è un prestigioso architetto americano che arriva a Roma per allestire una mostra antologica su Etienne- Louis Boullèe, un architetto francese del settecento di cui resta ben poco, soprattutto i suoi disegni sui monumenti funebri che rimangono una grande testimonianza delle utopie dell'illuminismo (progettò il cenotafio di Newton a forma di…
Il gioco continua. Il decennio che definiscono effimero ed arrogante, ma secondo me assai sottostimato dal punto di vista cinematografico. Andando a ritroso nel tempo i calibri che purtroppo restano fuori sono sempre…
Un architetto americano è a Roma per allestire una mostra sul suo predecessore settecentesco Étienne-Louis Boullée. Inizia a soffrire di imprecisati dolori alla pancia, a identificarsi con l’imperatore Augusto e a scrivere lettere farneticanti allo stesso Boullée; intanto la moglie si ritrova incinta e lo tradisce con un collega dongiovanni, che gli soffia anche…
Stourley Kracklite (Brian Dennehy), architetto di Chicago, si reca con la propria moglie a Roma per organizzare una mostra su un semisconosciuto architetto francese, Etienne-Louis Boullèe, che nella seconda metà del XVIII secolo si era contraddistinto più per i propri progetti mai realizzati che per una concreta produzione architettonica. Poco a poco, però, tutto…
Il ventre quale luogo di gestazione e nascita, digestione e morte: il corollario dell’ossessione questa volta è l’allestimento a Roma di una mostra su Boullée, architetto specializzato in cupole, e la bulimia quale espressione organica dell’horror vacui. Come sempre in Greenaway l’accumulo di simbolismi non produce nuovi significati ma soddisfa più…
...per lasciarlo fare ai narratori di storie. » --- Nell’anno del Signore 2000 Bologna ha avuto il ruolo di capitale europea della cultura. Tra le altre iniziative, Peter Greenaway realizzò nel…
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Commenti (4) vedi tutti
Una cartolina di Roma affascinante che fa da contorno a una tragedia umana interiore. Estremamente bello nella sua totale decomposizione. Brian Dennhey superbo.
leggi la recensione completa di CocchanE un bel film pieno di tematiche e rimandi a questioni esistenziali. L'arte come rappresentazione della vita è il tema che ricorre. Dialoghi sopratutto!
commento di RAFFOFilm ventresco su arte e mestiere dell'arte
commento di RamitoPer ora, mi sembra l'opera migliore di Greenaway. Grazie all'interpretazione del protagonista, alla bellissima fotografia, alla straordinaria colonna sonora, e ad una certa sobrietà dello sguardo e della storia.
commento di Ethan Edwards