Regia di Joel Edgerton vedi scheda film
Viaggio nella mente di un prepotente cinico e arrivista... con un passato deprecabile, destinato a scontare giusta pena.
Lontano dal genere horror o thriller cui, la locandina, farebbe intendere, Regali da uno sconosciuto è un dramma, notevolmente diretto, scritto e interpretato da Joel Edgerton, qui nei panni della vittima di bullismo ai tempi del liceo. Il ritmo, nonostante la lunga durata della pellicola (quasi 110 minuti) non cala mai di tono grazie al twist narrativo intrapreso a metà percorso. Pure l'attenzione alla narrazione resta vigile, anche se il tipo di angoscia che viene solleticata dall'autore è qui di genere psicologico, per certi versi similare a quella offerta dalla performance del grande Terry O'Quinn nel caposaldo del thriller cervellotico del 1987 (The stepfather). Da segnalare le varie e raffinate citazioni, da parte dell'autore, destinate a Shining e Rosemary's Baby... Non manca neppure un significato che trascende il puro divertimento e il cinema in generale, ben evocato dalla frase pronunciata da Gordon (il bravissimo Joel Edgerton, che dimostra capacità non comuni come regista, come sceneggiatore e come attore) circa il passato che ritorna a chiedere il conto quando si compiono atti incivili e si vorrebbe poi cancellarne il ricordo. Doloroso, atipico viaggio in una mente perversa e arrogante, poi destinata al pentimento... troppo tardivo e (giustamente) non concesso!
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