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Free State of Jones

Regia di Gary Ross vedi scheda film

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La recensione su Free State of Jones

di Enrique
6 stelle

https://www.youtube.com/watch?v=OZoWThsuJeU&list=PLhyj9ntXoYtWv53e03rSBEsoLO5OuKcdE&index=3

 

Free State of Jones è un film dall’indubbio valore didattico-educativo.

Matthew McConaughey, Mahershala Ali

Free State of Jones (2016): Matthew McConaughey, Mahershala Ali

 

Porta (nelle intenzioni) alla ribalta internazionale (i botteghini, difatti, purtroppo hanno remato contro) una vicenda (quella descritta nella prima parte) ignota ai più e dotata di forte impatto drammatico (il dolore della guerra civile e quello per l’odio razziale) e pone, alla base di tale scelta di rappresentazione, altre scelte, altrettanto meritorie;

quella di incoraggiare (attraverso il modello rappresentato dal protagonista, una sorta Robin Hood moderno) moti d’animo giusti e coraggiosi, nonostante le più abiette meschinità messe in atto dai comportamenti e dalle leggi degli uomini;

e quella di non esasperare eccessivamente la narrazione con le tinte e l’olezzo delle immagini crude che, di quegli eventi, esse sono state il volto e la scomoda eredità.

E racconta di come, a decenni di distanza da quei tragici fatti, siano cambiate le forme, ma la sostanza no. La sostanza resta.

E resta ancora oggi.

Immagine correlata

 

Valore a parte (bene) non mancano, sul versante opposto, motivi di perplessità, che attengono ai risvolti per certi versi semplicistici e miseramente velleitari dell’utopia inscenata (e, prima ancora, brevemente vissuta), alla pesantezza del ritmo (ciò che concede tempo all’elaborazione delle immagini, ma qui si va oltre misura), a taluni eccessi di carica melodrammatica ed alla frammentazione delle scene dell’ultima parte del film (forse per tagli in fase di montaggio imposti dalla necessità di non dilatare troppo i tempi della visione) che tradiscono l’ansia bulimica di annettere alla narrazione quante più tematiche spinose (e relativi strascichi) possibili (il segregazionismo e le degenerazioni della questione razziale), con flash forward anche a decenni di distanza (rischiando, però, così di diluire la questione focale, che resta e passa sotto il nome di Free State of Jones).

 

Visione parzialmente godibile, ma certamente utile.

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