Regia di John Milius vedi scheda film
Dopo avere letto diversi commenti, anche di critici professionisti, ed avere visto il film, ho tratto la conclusione, del tutto personale com'è ovvio, che Il vento e il leone sia un film sostanzialmente sopravvalutato. L'ho trovato composto da due parti che stanno insieme appiccicate con lo sputo, quella dedicata al capo berbero chiamato el-Raisuli e l'altra che vede come protagonista il presidente americano Theodore Roosevelt.
Il film di Milius intenderebbe forse spiegare l'inizio dell'espansionismo americano, nato con il pretesto del rapimento della cittadina americana Eden Pedecaris da parte di un piccolo esercito di ribelli berberi, a seguito del completamento, con la guerra ispano-americana per Cuba (cui si fa riferimento più volte), della cosiddetta dottrina Monroe, sintetizzabile con il motto "l'America agli americani". Tuttavia, il film si perde nella fascinazione per il deserto e per il mistero che vi regna, laddove sotto i panni di un predone può nascondersi il legittimo pretendente al trono del Marocco nonché discendente di Maometto e difensore dei fedeli. E se maggiore interesse sembra destare la figura del presidente Roosevelt, un altro che, nonostante la sua politica aggressiva (definita "del grosso bastone"), ottenne il Premio Nobel per la pace, stona il solito finale in stile vecchia Hollywood, nel quale le giacche blu arrivano, guidate dalla giovane vedova e dai suoi figlioletti, in difesa del patriota marocchino, in opposizione al governo corrotto e ai tedeschi che stanno dalla sua parte.
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