Regia di John Milius vedi scheda film
Marocco, 1904. Il capo berbero Mulay Ahmad al-Raysuni (Sean Connery) rapisce una ricca vedova americana, la signora Pedecaris (Candice Bergen), chiedendo come riscatto la liberazione del suo territorio dal dominio franco-tedesco. Ma il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt (Brian Keith) è ben deciso a non piegarsi alle richieste del capo berbero e invia un commando di Marines a liberare la signora Pedecaris.
Diretto da John Milius, uno dei registi punta del cinema americano degli anni settanta, un film d'avventura di ampio respiro che, ispirandosi a un fatto realmente accaduto, azzarda una riflessione piuttosto pessimistica sul rapporto tra i paesi colonizzati e l'Occidente, con particolare riguardo al ruolo degli Stati Uniti e alla sua politica imperialista.
Ne "Il vento e il leone" è evidente l'influenza della lezione del cinema classico d'avventura, di cui il regista recupera gli stilemi, aggiornandoli opportunamente e asservendoli alle esigenze narrative; dal punto di vista registico il film è notevole, e Milius mostra tutto il suo talento visivo sfruttando appieno le splendide ambientazioni naturali e le opulente scenografie attraverso morbidi e sinuosi movimenti di macchina. Ovviamente la resa spettacolare delle sequenze d'azione è ammirevole e il coinvolgimento emotivo dello spettatore per le vicende narrate avviene in maniera pressoché automatica. Sotto questo aspetto il film non fa una piega e testimonia in modo chiaro e lampante tutti i pregi del cinema hollywoodiano.
È dal punto di vista ideologico che la pellicola suscita qualche perplessità. Infatti la volontà di rappresentare gli americani come "gli eroi della situazione" e come i difensori della giustizia ad ogni costo alla lunga potrebbe risultare una scelta un po' forzata e manichea; ma a ben vedere ci si accorge che non poteva essere diversamente, considerando soprattutto la fede politica di Milius, che è un convinto repubblicano. Si tratta comunque di un fattore che passa decisamente in secondo piano di fronte alla magniloquenza del film e che comunque non altera la visione d'insieme.
Nel ruolo del fiero capo berbero un grande Sean Connery, carismatico come sempre, affiancato da Candice Bergen nella parte della combattiva vedova Pedecaris; abbiamo poi l'ottimo Brian Keith, il quale impersona il presidente Roosevelt, e infine una simpatica partecipazione del regista John Huston nel piccolo ruolo del segretario di stato John Hay.
Superba la fotografia di Billy Williams, incalzante e particolarmente indovinata la colonna sonora di Jerry Goldsmith, che conferisce alla pellicola una forza epica trascinante.
Piccola curiosità: "Il vento e il leone" è stato indicato da Giovanni Storti (del trio comico di Aldo, Giovanni e Giacomo) come uno dei suoi dieci film preferiti.
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