Trama
Recatosi a Tokyo per lavorare in un grande negozio, il giovane Michio (Daijiro Harada) entra casualmente in possesso di una pistola mentre sta rubando in un'abitazione. Dopo aver ottenuto l'impiego ed essersene subito stancato, tenta di imbarcarsi per l'estero, ma la polizia ferma il ragazzo, ancora minorenne, e lo assegna in tutela al fratello maggiore. Sentendosi malvisto dalla fidanzata di questi, Michio scappa e cerca altri lavori, fino a che decide di arruolarsi nell'esercito senza venire accettato. Contrariato per il mancato arruolamento, viene fermato da una guardia mentre si aggira in modo sospetto intorno a un hotel e, durante la collutazione che ne segue, il ragazzo spara uccidendo il tutore dell'ordine. È il primo degli omicidi che compirà, vittima della disperazione e di un passato vissuto nella miseria.
Note
La pellicola racconta la storia, con nomi di fantasia ma realmente accaduta, di Norio Nagayama, che uccise a soli 19 anni quattro persone in diverse località del Giappone. Un ampio flashback racconta la sua infanzia miserabile, fornendo a Shindô l'occasione per un'ennesima incursione nei problemi sociali del suo paese. Nagayama, arrestato nel 1969, divenne in seguito uno scrittore di fama internazionale. Questo non valse però a salvarlo dall'esecuzione capitale, avvenuta l'1 Agosto 1997. Lo scrittore ha voluto che i proventi delle sue opere fossero usati per aiutare i bambini, come lui, vittime della povertà e dell'ignoranza.
Il film, che si avvale di uno scarno commento musicale di Hikaru Hayashi, vinse il Settimo Festival Internazionale del Cinema di Mosca nel 1971.
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