Regia di Charles Brabant vedi scheda film
Una sorta di risposta a "Il Ponte" di Bernhard Wicki del cinema francese, e che tanto consenso critico e di pubblico mieteva nel cinema di quegli anni.
Cinematograficamente però il regista francese Brabant non è allo stesso livello di costruzione drammatica, e invenzione nella ricostruzione logistica delle scene di dura, cruenta battaglia della parte finale.
I protagonisti qui non sono ragazzini reclute inquadrati nella Wehrmacht, ma militari di carriera dell'esercito regolare francese e persino legionari di Vichy, già questo abbastanza coraggioso e desueto nel cinema francese della IVa Repubblica gaullista, interpretato da alcuni dei più grandi interpreti della loro generazione e dell'Acadèmie Francaise come Pellegrin, Meurisse, Wilson padre e altri.
Non così retorico come si legge a volte a giro se non come disse Fuller, di quella connaturata più o meno fisiologicamente ad ogni film di guerra, o forse quello che infastidisce un pò da queste parti è che si celebri fatti e manifestazioni di eroismo da antefatti aldrichiani, ma compiuti da francesi, mai molto amati da certa retorica e incultura italiote.
Raro da trovare in italiano se non in qualche isolato passaggio televisivo e una recente riscoperta su DVD, dopo il suo lontanissimo essere distribuito nelle sale italiane. Bello e robustamente fiammeggiante il titolo italiano, ma più suggestivo e aderente alla realtà, quello francese.
Sempre riempitiva di ogni schermo che la abbracci, Dany Carrel.
Ted_Bundy1979
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