Regia di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro vedi scheda film
Buon esordio oltreoceano del duo Guaglione - Resinaro .
Questa pellicola , che segna l' esordio registico ( oltretutto in terra americana ! ) del duo italiano Fabio Resinaro e Fabio Guaglione , mi ha un pochino ricordato la vicenda di " 127 ore " di Danny Boyle , anche se la situazione è ovviamente diversa e la tempistica è dimezzata . Là , James Franco restava letteralmente " incastrato " ed immobilizzato per giorni , accompagnato da visioni fantastiche salvifiche . Qui , Armie Hammer rimane a lungo bloccato ed impedito nei movimenti , anch' esso soccorso da visioni oniriche simboliche , oltre che da un fatidico beduino fatalista . La storia è piuttosto improbabile , se non altro per l' incredibile capacità di resistenza del protagonista in condizioni più che estreme ( mine , calore , tempeste di sabbia , sciacalli , ritardi nei soccorsi , guerriglieri e chi più ne ha più ne metta ... ) . E poi non mi ricordo di recenti interventi militari americani in Nordafrica ... Però , nonostante un certo intorcinamento psicologico specialmente nel finale , il film , che sconta un budget basso almeno per gli standard americani , non è girato male , anzi . Ed Armie Hammer , che non mi aveva mai convinto molto , sfoggia un' interpretazione parecchio persuasiva come protagonista assoluto , che si sobbarca per intero il peso della pellicola ( magari anche economicamente , visto che è il produttore esecutivo ... ) . Quindi , alla fine , la pagnotta ( e la sufficienza ) se la guadagnano tutti : e perciò il mio voto è un 6 pieno .
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