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Mine

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Regia di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro

Con Armie Hammer, Tom Cullen, Annabelle Wallis, Clint Dyer, Geoff Bell, Juliet Aubrey Vedi cast completo

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Trama

Il soldato Mike Stevens (Armie Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione ma inavvertitamente poggia il piede su una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica della tutt'altro che semplice situazione.

Approfondimento

MINE: UN UOMO BLOCCATO

Diretto e sceneggiato da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, Mine racconta la storia di Mike Stevens, un soldato che nel tornare al campo base dopo una missione rimane intrappolato inavvertitamente a causa di una mina antiuomo. Costretto a stare fermo per evitare di saltare in aria, dovrà attendere i soccorsi per due giorni e due notti, esponendosi ai pericoli del deserto e sottoponendosi a una dura e terribile pressione psicologica.

Con la direzione della fotografia di Sergi Vilanova Claudin, le scenografie di Mani Martínez, i costumi di Coro Mateo Fombellida e le musiche di Andrea Bonini, Mine parla di un uomo bloccato in una condizione di sopravvivenza al limite e impossibilitato a proseguire nel suo percorso, dal momento che ogni mossa potrebbe essere un passo falso. Ansie e paure che prendono il sopravvento rendono la sua situazione difficile e snervante. Come spiegano i due registi: «Per noi questo film rappresenta una metafora della condizione umana; a ognuno di noi è capitato di ritrovarsi in una situazione di stallo, un momento della vita in cui ci sembra di essere bloccati. 'Andare avanti' sembra impossibile, significherebbe rinunciare a tutto quello che abbiamo e in cui ci identifichiamo. Nel film abbiamo cercato di esplorare questa condizione mentale con un viaggio che si muove sempre di più dalle circostanze esterne di un ambiente ostile verso l'interno del personaggio, il suo subconscio. Il nostro obiettivo era quello di fare quasi dimenticare gradualmente allo spettatore la domanda che nei primi due terzi della pellicola è protagonista e fondamento della tensione che abbiamo messo sullo schermo, ovvero, "come riuscirà a cavarsela?".  Nell'ultima parte del film la cosa che più ci interessava era quella di spostare l'attenzione sul conflitto interiore di Mike, il conflitto che dà il senso ultimo al film, che narra molto di più della storia di un soldato bloccato su una mina. Il nostro approccio alla regia si potrebbe dire quasi esoterico, nel senso originale del termine: cerchiamo sempre di affrontare una storia come un'indagine sulla natura interna dell'Uomo, che porta, attraverso l'introspezione, alla riscoperta del nostro 'io' più profondo, alla conoscenza della nostra natura interna, e quindi, della Verità. Per condurre questa indagine facciamo ricorso, oltre che ai 'normali' strumenti in ambito cinematografico, anche a una conoscenza inter-disciplinare volta a spiegare l'Uomo all'interno dell'universo e viceversa, attingendo a materie che vanno dal simbolismo alla fisica quantistica.

In quest'ottica, Mine è stato concepito, scritto e girato facendo molta attenzione all'uso dei simboli, poiché sono loro e soltanto loro che riescono a comunicare attraverso l'inconscio con gli spettatori, in ogni tipo di storia. Ecco allora che ogni elemento della storia assume un duplice significato: il soldato, la mina, il deserto, la linea tra cielo e terra, la sabbia, il giocattolo, l’uniforme, la missione, il pozzo, le creature nella notte. È un uso psicomagico della narrazione, che cerca così di raggiungere lo spettatore nel suo profondo, oltre al primo livello di lettura del film che sta guardando».

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Protagonista di Mine è l'attore Armie Hammer nei panni del soldato Mike. A prima vista, Mike è un soldato freddo e meticoloso che ha abbandonato qualcosa di importante e di valore, per compiere il suo dovere. Si trova catapultato in una condizione di sopravvivenza estrema e farà affidamento al suo addestramento e alle sue qualità per sopravvivere ma, mano a mano che la storia prosegue, le prove a cui lo sottopone il deserto lo costringono a spogliarsi della sua veste rigorosa e a mettere in dubbio non solo la sua attitudine mentale, bensì tutta la sua storia, tutto quello che lo ha condotto fino alla mina, fino a quello che è solo uno dei diversi passi falsi della sua vita. Il suo percorso di vita assume quindi un senso proprio in virtù di quest'ultimo passo, che potrebbe essergli fatale.

Mike si ritrova nella sua condizione estrema a incontrare qualcuno che è diametralmente il suo opposto, una sorta di mentore: il Berbero, un personaggio nomade, qualcuno abituato a vivere in quell'ambiente ostile, con una cultura e una mentalità completamente diversa da quella del soldato. L'incontro tra i due personaggi rappresenta lo scontro filosofico di due culture e modi di pensare opposti, che nella storia del genere umano hanno rappresentato una diatriba fondamentale. Da una parte abbiamo il soldato Mike che rappresenta l'Occidente materialista, alla conquista di nuove terre e risorse, che riflette un modo di essere e pensare legato al possesso e alla conservazione di quello che ha, del passato, dei ricordi e che soprattutto vede l'ambiente esterno, la Natura, come separato da sé ed ostile. Dall'altra parte abbiamo un nomade, una figura anche visivamente opposta al protagonista. Il Berbero ha il volto di Clint Dyer.

Trailer

Commenti (14) vedi tutti

  • Un film girato bene, sembra Americano,ma i due registi non hanno voluto tagliare almeno dieci minuti nella parte finale ma l'hanno inzupparlo di cose inutili che l'ho appesantiscono.Lo spettatore si chiede quando finisce?Alla fine del film è il pubblico che viene liberato non il protagonista!!!

    commento di filmaker-47
  • Resistenza e Resistenza del povero Soldato nel Deserto ma qua la cosa si fa lunga ed estenuante anche per il povero Spettatore che non ne può più vista la lunghezza del cammino ... ! voto.2.

    commento di chribio1
  • BAH... Storia improbabile, svolgimento assurdo e finale cretino... e poi mi chiedo: Di "americanate" (psichiatriche o meno) ne siamo già ben zeppi, perchè aggiungerne un altra ?

    commento di Criticatrutto
  • Non c’è niente da fare. La mano italiana purtroppo emerge nei film d’azione anche quando si tenta di aggiustare il tiro con attori stranieri. Rimaniamo a fare commedie che è meglio....

    commento di Decimo
  • Devi andare avanti! ... Ah, scusa, l'ho già detto prima? Non ricordo bene...

    leggi la recensione completa di Genga009
  • Buon esordio oltreoceano del duo Guaglione - Resinaro .

    leggi la recensione completa di daniele64
  • L'idea era buona,poi sono arrivate troppo immagini surreali,troppi flashback ed e' arrivata la noia....fino al pessimo finale,ma un finale alternativo non c'era ???.Voto 5.5.

    commento di ezio
  • Non è assolutamente un capolavoro, ma ce ne fossero di film come questo in Italia !

    leggi la recensione completa di ciano2698
  • Sia tecnicamente che concettualmente il primo film di Fabio e Fabio eccelle

    leggi la recensione completa di lino99
  • Talento sprecato, contenuti banali e trama imbarazzante

    commento di bombarolo93
  • Ideuzza che prende spunto da Danis Tanovic (il pluripremiato e dimenticato "No Man's Land"), si converte via via in un thriller senza convinzione per deflagrare in un grottesco vuoto di scrittura. Fuori tempo massimo e per nulla convincente, incerto nei temi e poco attento ai dialoghi, è un "non-sense" diretto con mano (mani...) presuntuosa (e...)

    commento di maurri 63
  • Difficile non pensare a Mine come a una cosciente riproposizione di quanto raccontato nel recente Passo falso. Operazione interessante x 2 registi italiani, che si sbriciola verso un finale barzelletta inaccettabile. Buona prova one-man-show x lo scultoreo Hammer.

    leggi la recensione completa di alan smithee
  • Inaspettatamente fluido, ho apprezzato particolarmente i flashback vaporosi.

    leggi la recensione completa di RobocopXIII
  • Per la regia di Guaglione e Resinaro, un film ibrido tra varie nazionalità, riconducibile però ad un cinema italiano di vecchia data e ricco di tensione.

    leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinema
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Recensioni

La recensione più votata è negativa

Genga009 di Genga009
2 stelle

Meno male che ho speso due euro, e cinque di pop corn... ... che fregatura!     Sul serio, questo film è veramente fatto male. Ma non male che dici "ma si dai, è che non avevano i mezzi!" o "non è un gran che ma si riconosce un certo impegno!". Questo Mine è montato, interpretato e soprattutto scritto coi piedi. Era da molto tempo che non mi… leggi tutto

5 recensioni negative

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

daniele64 di daniele64
6 stelle

Questa pellicola , che segna l' esordio registico ( oltretutto in terra americana ! ) del duo italiano Fabio Resinaro e Fabio Guaglione , mi ha un pochino ricordato la vicenda di " 127 ore " di Danny Boyle , anche se la situazione è ovviamente diversa e la tempistica è dimezzata .  Là , James Franco restava letteralmente " incastrato " ed immobilizzato per giorni ,… leggi tutto

4 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

SatanettoReDelCinema di SatanettoReDelCinema
8 stelle

La prima domanda che balza alla mente di un individuo normale venendo a conoscenza dell'esistenza di Mine è la seguente: ma questo è un film italiano? Risposta:....sssss.....nì. Nì nel senso che è diretto da due Fabio (Guaglione e Resinaro) di origini italiane, ma il resto della troupe e del cast è un ibrido Stati Uniti/Spagna. Per fare un… leggi tutto

4 recensioni positive

2024
2024
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Extra
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Trasmesso l'8 agosto 2024 su 20
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2021
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Trasmesso l'11 agosto 2021 su 20
Trasmesso il 10 agosto 2021 su 20
Trasmesso il 13 giugno 2021 su Rete 4

Recensione

YellowBastard di YellowBastard
5 stelle

Film distribuito (male) da Eagle, ignorato dal pubblico e (piuttosto) maltrattato dalla critica (specie nostrana) Mine (che non va pronunciato nel plurale italiano ma in inglese singolare) è il film d’esordio dell’italianissima coppia di registi Fabio Guaglione & Fabio Resinaro (in arte Fabio & Fabio) ma realizzato soprattutto con capitali stranieri (e quindi…

leggi tutto
Recensione
Utile per 5 utenti
Trasmesso il 23 marzo 2021 su 20
Trasmesso il 22 marzo 2021 su 20
2020
2020
Trasmesso il 10 settembre 2020 su 20
Trasmesso il 9 settembre 2020 su 20
Trasmesso il 23 gennaio 2020 su Rsi La2
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