Regia di David O. Russell vedi scheda film
Jennifer Lawrence è un'attrice capace. Sulle sue spalle poggia la riuscita di Joy, filmetto che avrebbe potuto deragliare e invece si rivela godibile nella sua semplicità favolistica e piuttosto naif. Ancora il sogno americano, in una delle sue molteplici declinazioni. Una giovane donna, madre, divorziata (ma in buoni rapporti con l'ex marito ...cantante latino che vivacchia nel seminterrato!), si prende cura dei genitori, svalvolata e teledipendente la mamma, patetico e mediocre il papà, è costretta a scendere a patti con la sorellastra, tenta la fortuna imprenditoriale grazie all'insperato aiuto della nuova compagna del padre, all'incondizionata fiducia della nonna e alla sua determinazione d'acciaio. Investe così nella propria creatività, elaborando un nuovo tipo di mocio, arrivando dopo varie vicissitudini a promuoverlo in prima persona addirittura in televisione. Farà fortuna districandosi tra varie problematiche, in primis un tentativo di truffa a suo discapito. Due ore leggere di pellicola da intrattenimento garbato, con più di qualche topos già visto ma con cast prestigioso, interpreti perfettamente in parte, un riuscito equilibrio tra commedia e dramma e una piacevole colonna sonora. Senza pretese, si sorride, ride, si partecipa, ci si distrae, si dimenticano le pesantezze del quotidiano e i tristi fatti di cronaca che ammorbano giornali e tv. Anche questo è cinema.
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