Regia di David O. Russell vedi scheda film
Avevo visto il film una prima volta e non ne fui troppo convinto. Per non lasciare la faccenda irrisolta lo tornai a vedere e...me ne innamorai (quasi) perdutamente. Ora, io sono consapevole che non trattasi di capolavoro ma di uno dei film d'intrattenimento pop più belli che abbia mai visto, senza alcun dubbio. Questa è una pellicola dove ogni cosa è azzeccata, dalla regìa alla qualità degli interpreti. Una cosa però va detta subito: non ci si apetti qualcosa di nuovo, perchè la vicenda ha come sfondo un'America dove a dominare è il famoso Sogno. E dove una ragazza intraprendente insegue il più classico dei Sogni Americani. Qualcuno non a caso ha definito "Joy" una favola capitalista. Anzi potremmo definirlo Sogno Consumista, quello dove il Simbolo del Successo è rappresentato da un attrezzo per fare le pulizie di casa. Dunque siamo dalle parti di qualcosa che è stato messo in scena migliaia di volte. Eppure in questa sceneggiatura e in questa regìa (entrambe accreditate a David O. Russell) alberga un Genio che ne fa un'opera unica, preziosa e incredibilmente accattivante. Davvero. Si tratta di un film dove lo stato di grazia di un modello narrativo lo rende gradevolissimo. Non è il "cosa" viene rappresentato ma il "come" a farne uno spettacolo unico. Uno stile narrativo piacevolissimo, dei personaggi scritti con professionismo ma anche con amore, un film che evidenzia infatti un azzeccato corto circuito -nella sua realizzazione- tra tecnica e sentimento. E' la storia (verissima) di una ragazzotta (poi donna) che vive in una famiglia americana di cui tra poco parlerò (raccontata splendidamente con dei componenenti umanamente ricchissimi di sfumature e dettagli scritti da dio) e che ha la vocazione a fare l'inventrice fin da piccina. E qui giù lotte e battaglie e sofferenze per correre dietro al suddetto solito immancabile SOGNO. Finchè non arriva per lei l'ispirazione che le aprirà la strada definitiva. Da quel punto lei vivrà solo per far conoscere all'America Consumista la sua portentosa scopa, anzi sorry, il suo Mocio Miracoloso, che assurge così a Totem delle donne americane in cucina. E alla fine ce la farà. Coronerà un Sogno. Ma in mezzo ci sono montagne di delusioni, di ostacoli, di sconforti e di fregature. Ma come prima accennavo sono le sue vicende famigliari ad essere soprattutto sotto il riflettore, con una galleria di personaggi uno più riuscito dell'altro, cinematograficamente entusiasmanti. Ciascuno impersonato da una serie d'attori che fanno faville. Ma del clamoroso cast parlerò nei dettagli fra poco. prima c'è da chiarire un altro aspetto assolutamente fondamentale, vale a dire una colonna sonora STREPITOSA che personalmente mi ha galvanizzato portando il mio entusiasmo alle stelle. E devo per forrza fare qualche esempio che renda l'idea. Pronti? Antonio Carlos Jobim, Pino Donaggio, Ronettes, Rolling Stones, Nat King Cole, Dave Brubeck, Cole Porter, E. Carson Sparks, Frank Sinatra, Bruce Springsteen, Cream. Glenn Frey, Buffalo Springfield, Bee Gees, Elvis Presley, Ella Fitzgerald (e non li ho nemmeno citati tutti). Mamma mia! La storia è raccontata coi toni giusti e con stile sommamente accattivante (a tratti ammettiamolo anche vagamente ruffianotto, ma ci sta). Il pubblico è conquistato dallo stile narrativo e ho sperimentato che in sala erano tutti attentissimi e rapiti dall'evolversi degli eventi. Decisamente (ma non lo dico con nessun intento critico, anzi!) un film fatto per piacere. Obiettivo raggiunto, missione compiutissima. E funziona, come dimostrano i dati al nostro box office. Dicevo di un cast meraviglioso. E lo ribadisco. ma qui dovrei aprire un capitolo su Jennifer Lawrence, un'attrice verso cui avevo in precedenza provato scarsissima sintonia e c'è un motivo, che va individuato nella fama da lei acquisita attraverso il successo popolare di una saga come "Hunger Games" che io non ho mai potuto soffrire (e ancora adesso se penso al suo ruolo -la ghiandaia o la lavandaia o come diavolo si chiamava- mi viene l'orticaria). Ma la Lawrence in poco tempo è assai cresciuta e per prepararsi a questo ruolo di Joy deve aver studiato parecchio perchè qui è semplicemente fantastica. Attenta alle sfumature e ai dettagli come si conviene ad un' attrice di enorme talento, e ribadisco che lei non era così brava nelle sue precedenti prove. E gli altri? Beh è doveroso citarli tutti (o quasi) perchè sono tutti scintillanti di talento. Bradley Cooper funziona a meraviglia. Bob De Niro praticamente perfetto nella sua adesione al ruolo. Edgar Ramirez una fantastica rivelazione nei panni del belloccio cantante venezuelano. Dian ladd e Virginia Madsen anziane signore favolose. E infine una adorabile Isabella Rossellini che ritrovarla -e così in forma poi- mi ha fatto un sacco di piacere.
Veramente un film che conquista. Al netto -non ce lo nascondiamo- di un contesto già visto e di una vicenda prevedibile. Ma di fronte ad una simile confezione e ad una tale parata di talenti attoriali, ogni "pulce critica" passa in secondo piano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta