Regia di Davide Montemurri vedi scheda film
Maggiormente noto come attore e principalmente attivo a teatro, Davide Montemurri ha avuto anche una breve carriera registica, sia per il cinema che, fra la fine dei Sessanta e i primi anni Ottanta, in televisione. Questo lavoro è la trasposizione dell'omonima opera di Alexandre Dumas figlio (già portata al cinema durante la seconda guerra mondiale da Ferdinando Maria Poggioli), riadattata per il piccolo schermo dallo stesso Montemurri; ottima è l'interpretazione, nel ruolo-chiave di De Ryon, da parte di Carlo Giuffrè. Fra gli altri attori si segnalano Giuliana Lojodice, Orso Maria Guerrini, Bianca Toccafondi, Gianni Agus, Mario Maranzana e il giovane Daniele Formica. I limiti della confezione sono quelli dello standard televisivo dell'epoca: un bianco e nero ormai sorpassato, pochi cambi di scena con scenografie non particolarmente accurate, una preminenza netta dei dialoghi sull'azione; sostanzialmente assistiamo a un'operazione di teatro filmato, con qualche elaborazione di montaggio e alcuni movimenti di macchina non sempre fondamentali, ma assestati in modo da amplificare la dimensione spaziale del set. Tutto sommato un film povero, ma gradevole. 3,5/10.
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