Regia di Nicholas Hytner vedi scheda film
33° TFF - FESTA MOBILE
Alan Bennett, notissimo ed eccellente scrittore, drammaturgo e sceneggiatore british, ci parla di sè stesso e di una singolare vicissitudine che ha realmente caratterizzato ben 15 lunghi anni della sua esistenza, grazie alla trasposizione, a cura del fidato regista Nicholas Haytner (alla medesima coppia regista/sceneggiatore si deve il noto film La pazzia di Re Giorgio) della sua opera "La signora nel furgone".
Da un giorno all'altro lo scrittore si vide parcheggiare, proprio di fronte a casa sua, un coloratissimo quanto scalcagnato furgoncino con a bordo una anziana e scorbutica homeless: sola, senza casa, poco atta a prendersi cura di sé e a provvedere alla propria igiene personale, animata da un forte di un carattere davvero difficile, fiera e battagliera, poco propensa a chiedere scusa o a riconoscere i propri errori, la donna, mal vista da tutto il vicinato di un sobborgo semplice ma borghese poco fuori la città, la vecchia acconsentì all'offerta propostale dallo scrittore di parcheggiare la sua ferraglia nel cortile di quest'ultimo,
Ma quasi come fosse lei a fare un piacere a lui e non viceversa.
Il film, commedia sofisticata e ovviamente ben scritta, in cui lo scrittore racconta se stesso e letteralmente si sdoppia in due (lo interpreta l'attore Alex jennings) sezionando la parte che agisce da quella più inerte che riflette e compone, estraniandosi dalla realtà, non rinuncia all'ironia di tratteggiare aspetti personali ed intimi della propria personalità (l'omosessualità che si estrinseca in rapporti occasionali e furtivi di incontri serali, scambiati dalla vecchia per loschi incontri tra comunisti), oltre che a fornirci una tenera, accorata, ma per nulla edulcorata o sdolcinata rappresentazione di una figura controversa di donna, un'anarchica fole ma con in fondo il cuore e la riconoscenza che la resero un elemento indispensabile nella vita dello scrittore.
Ciliagina sulla torta e motivo di tanto trasporto verso il film, l'interpretazione favolosa della grande attrice Maggie Smith, attrice che da decenni ricopre puntualmente il ruolo della zitella o dell'anziana, ma che ogni volta, come in questo caso, sa sorprenderci per finezza espressiva e appassionato trasporto recitativo.
Quasi scontato, ma perfettamente logico e meritato, ritrovare la grande interprete nella cinquina delle migliori attrici ai prossimi premi Oscar.
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