Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Una lotta che al cinema si è vista migliaia di volte, qui parzialmente riscattata dall'effettiva e a tratti preoccupante realtà della vicenda.
Oliver Stone racconta con Kieran Fitzgerald l'insorgere muto ma sicuro di un individuo giusto contro un sistema sbagliato. Una lotta che al cinema si è vista migliaia di volte, qui parzialmente riscattata dall'effettiva e a tratti preoccupante realtà della vicenda: il film infatti è chiuso dalla partecipazione del vero Edward Snowden, hacker dalle capacità superiori che, assunto dalla Cia nel 2004, ne scopre i lerciumi derivanti da un inconfessabile potere di controllo sulla vita della gente. Pur conoscendo il destino che lo attende, decide di renderle pubbliche in un'intervista che fa da filo rosso al percorso biografico inquadrato. L'intenso valore dell'interpretazione di Joseph Gordon-Levitt, cui va dietro quella di un egregio gruppetto di attori – occhi aperti per Zachary Quinto, Melissa Leo, Nicolas Cage e un luciferino Rhys Ifans, è manifesto, ma la pellicola, basata sui libri di Luke Harding e Anatoly Kucherena, ruzzola spesso (e senza volerlo) sulla celebrazione sacrale dell'uomo più che della rettitudine morale che lo muove. La denuncia dell'incubo sociale orwelliano che annienta la privacy a favore della protezione materiale (la scena in cui Snowden fa l'amore realizzando di essere osservato da qualcuno) è la parte in cui Stone è maggiormente a suo agio e riconoscibile, ma è anche la meno originale. Professionismo elevato, ma tensione latitante.
Abbastanza insipida la musica di Craig Armstrong. In coda, brano inedito di Peter Gabriel.
Film DISCRETO (6) — Bollino GIALLO
VISTO al CINEMA
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