Regia di Jodie Foster vedi scheda film
Un buon thriller su tanti mali centrali dei nostri tempi: la finanza, la tv.
Splendida è la gestione della tensione: è già breve di suo, ma cattura subito l’attenzione, senza mollarla mai. Sceneggiato bene, è un po’ambiguo nel messaggio: ma quanto meno passa l’essenziale, ovvero l’orrore della speculazione finanziaria amorale, dove ciò che è illegale, e deve esserlo, diventa legale.
Famiglie e individui sul lastrico per l’avidità di pochissimi ricchissimi, disposti a qualunque crimine pur di soddisfare la propria arroganza: questa è stata la crisi del 2008, e tante altre, create dall’immondo sistema capitalistico, che ha bisogno di disuguaglianze terribili, a sfavore degli onesti, per premiare criminali eleganti, intelligenti, ricchi, che per esserlo hanno dovuto studiare, impegnarsi, sudare e lavorare tantissimo. La denuncia dei truffati, cui è stata rovinata l’intera esistenza, è efficacissima, nella sua doverosa e storica drammaticità.
Realistica è pure la resa della tv: la sua vocazione disinformatrice e menzognera, potenziata da investimenti tecnologici e intellettivi elevati. Grancassa truffaldina di un capitalismo truffatore, il film mostra la tv per come è: abitata e sfruttata da personaggi privi di etica, che prostituiscono abitualmente, volontariamente e coerentemente, il giornalismo tutti i giorni, purché ciò passi sotto silenzio. Disprezzando ciò che è più distintamente umano, e quindi fine e privato (qui rispetto a morte, disagio psichico, povertà…), strumentalizza le emozioni, mostrando ogni cosa indecente, pur di ricavarne vantaggi per la pubblicità, e quindi per le tasche dei suoi operatori.
Intelligente è la pirandelliana irruzione dell’imprevisto, dell’individuo che con modalità tragiche, nonché assolutamente realistiche e credibili, qui svela l’immondizia umana e culturale del neoliberismo, cui continuiamo a credere, ingrassandolo, a nostro danno (almeno a danno di oltre il 95% dell’umanità). E che di fatto governa il mondo intero, da oltre 45 anni.
Notevole la valorizzazione della capacità informativa odierna: grazie a internet e sistemi sofisticatissimi si può conoscere in tempo velocissimo quasi tutto, con risvolti positivi e negativi (chi ha mezzi economici elevati ha un vantaggio notevole, anche in tal senso, su chi ne ha di meno).
Bene gli attori, così come fotografia e montaggio ansiogeno.
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