Regia di Ninì Grassia vedi scheda film
L'unica annotazione che si può fare su questo film è che si tratta del lavoro più spinto mai girato da Ninì Grassia; all'epoca prolifico autore di soft-porno (pellicole dalla trama palesemente pretestuosa e finalizzate all'esposizione di svariati accoppiamenti fra i componenti del cast, ma senza scene di sesso esplicito), qui il Nostro arriva a inquadrare - presunte? - penetrazioni da vicino in maniera piuttosto credibile, anche se girate in maniera talmente elementare e frettolosa da non lasciare più di tanti dubbi sull'effettiva realtà delle immagini (fosse stato un vero porno, si sarebbe insistito maggiormente sui dettagli sessuali, per dire, e gli attori non sembrano del tutto convinti dell'atto). Il cast è il tipico per il regista partenopeo: Cristina Barsacchi, Antonio Zequila, Carlo Macaro, Alex Damiani e c'è anche la pornostar Malù - detta anche Ramba -, d'altronde già protagonista anche lei del precedente lavoro di Grassia (produzione e sceneggiatura) Gatta alla pari, diretto nel 1994 da Gianni Cozzolino. Un grande amore - titolo davvero insulso, visto che chiunque tradisce con chiunque altro il proprio partner, nel corso del film - va ricordato (termine esagerato, d'accordo) anche per qualche momento apertamente comico che lo distingue dalla massa dai restanti lavori erotici di Grassia, solitamente dotati di una storia di tenore drammatico o per lo meno sentimentale. L'orgiona finale è un altro elemento che ricorda più l'hard che il softcore. Il regista ovviamente qui firma anche la sceneggiatura e, altra costante, le musiche insieme ad Aldo Tamborrelli. 1,5/10.
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