La recensione su Ava's Possessions

di undying

7 stelle

Horror banale per certi aspetti ma reso decisamente interessante per la confezione, in forma tale da rendere superfluo il contenuto. Contenuto che può essere comunque letto sotto metafora: il passaggio di Ava all'età adulta, con tutte le turbanti incertezze generate da pulsioni sessuali deviate.

Dopo ventotto giorni di esorcismi, Padre Merino (John Ventimiglia) riesce a scacciare Naphula, un demone entrato nel corpo di Ava (Louisa Krause) a seguito di un "Maleficium". Purtroppo la giovane si è macchiata -sotto possessione- di molteplici reati, documentati da testimoni feriti e telecamere di sorveglianza. Come alternativa al carcere o all'istituto psichiatrico, Ava puo scegliere di partecipare attivamente al gruppo terapeutico denominato Posseduti Anonimi. Cosa che ovviamente fa, trovandosi coinvolta a causa di una pericolosa ragazza del gruppo in un rito di evocazione di "stregoneria della mano sinistra" con inevitabili conseguenze di ricaduta.

"Abyssus abyssum invocat

Aeternum Terra es,

terran ibis

ecce quomodo moritur,

hoc sustinate

damnosa hereditas."

(Incantesimo demoniaco pronunciato da Ava, al seguito di apposito rituale)

Spesso impropriamente inserito in una triade di generi (commedia, horror e mystery) Ava's possession è in realtà un horror con alcune sfumature drammatiche, queste ultime costituite dalla critica fase di passaggio in età adulta della protagonista. Metafora di un rapporto contrario alla morale pubblica (la relazione sessuale a triangolo con il cognato e una peripatetica) che per convenienza viene volutamente oscurato alla memoria di Ava, attribuendone la forza motrice, e quindi la responsabilità, ad una demoniaca entità medioevale. Jordan Galland (altrove anche compositore musicale) tenta di raccontare una storia scontata e prevedibile facendo ricorso ad una sofisticata messa in scena, resa particolarmente efficace dall'uso accentuato di faretti colorati, che rendono la fotografia volutamente satura e quindi in grado di conferire al film un taglio onirico e irreale.

Le tonalità di colore predilette vanno dal viola al blu, passando ovviamente per il rosso, fino a lambire più spesso il verde. Questo particolare aspetto grafico, associato ad una interessante colonna sonora (Naphula's theme è opera da accostare al migliore Morricone), riesce a fare passare in secondo piano i molti difetti di sceneggiatura che tratta, con molta semplicità e con certa disinvoltura, di demonologia e rituali satanici. È da rimarcare anche l'ottima performance della brava Louisa Krause, attrice che dimostra un talento innato verso tematiche drammatiche e dark.