Regia di William A. Wellman vedi scheda film
La bella infermiera Lora viene assunta in un grande ospedale, dove ben presto impara la professione molto meglio di molti automi. Quando un giorno scopre dei loschi movimenti alle spalle di due indifese bambine malate, proverà con tutta se stessa a salvarle, anche grazie all’aiuto di un contrabbandiere perdutamente innamorato di lei…
Il titolo italiano Angelo bianco riporta appieno le peculiarità di Lora Hart: “bianco” per via della professione, quella di infermiera, “angelo” perché è l’unica che al diletto oppone al disciplina, l’unica che antepone l’umanità all’etica.
La diva Barbara Stanwick, più bella che brava qui, aiutata da una fotografia che utilizza pienamente i giochi di luce in auge nel periodo del divismo negli anni ’30, duella con un giovanissimo Clark Gable, sua perfetta nemesi. Dal comportamento alla prossemica, perfino all’abbigliamento, tutto contrasta tra i due protagonisti, emblemi fin troppo evidenti del bene e del male.
Un film che nonostante gli sgradevoli temi trattati (morte, maltrattamenti ad infanti, corruzione a scopo di danaro) non riesce mai a raggiungere il tono epico che ci si attenderebbe. Tutto viene trattato in maniera troppo leggera e pure troppo frettolosamente. Resta impresso un Gable, nel ruolo di Nick l’autista, che impersona una delle figure più luciferine della storia del cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta