La recensione su Blue erotic climax

di undying

4 stelle

Uno dei sei film a luce rossa diretti da Joe D'Amato agli inizi del cinema porno in Italia (1980). Il regista tenta di inserire una blanda storia gialla che predomina sugli inserti hard. La colonna sonora è di recupero, con presenza di notevoli brani del grande Nico Fidenco.

Nella villa del ricco e disinibito Arold (Manlio Cersosimo) sono presenti diversi amici, tra i quali due coppie e un'occasionale ragazza, Julienne Marshall (Laura Levi) rimasta a piedi con l'auto e provvisoria ospite. Dopo una vivace nottata, al mattino il commisario Albert suona alla porta di Arold: una telefonata anonima annuncia che, in quella casa, è avvenuto un delitto. Del quale non c'è traccia, pur se Julienne è davvero scomparsa.

Il film si apre sulle sempre avvolgenti note di Make love on the wing (Nico Fidenco), mentre le immagini della Levi - nuda sotto la doccia - introducono il suo personaggio. Massaccesi firma sceneggiatura, regia e fotografia (utilizzando a seconda del ruolo anche gli pseudonimi di Joe D'Amato e Alexandre Borsky). La sua intenzione è quella di sfruttare il recente sdoganamento nelle sale italiane del cinema a luci rosse, ma al tempo stesso tenta pure di raccontare una storia, sintetica e inverosimile (con un finale in stile burla), che possa in qualche modo dare un senso ai diversi amplessi. Nonostante la bella colonna sonora, composta da brani di recupero di Fidenco (con un altro pezzo memorabile dal titolo A picture of love; in genere brani realizzati per la serie Emanuelle, poi finiti anche in svariati altri film), e un cast che ha un suo fascino (davvero graziosa la bionda Sandra Cardinale, nel ruolo di Federica, novella moglie ben poco fedele), Massaccesi sembra porre poco interesse, soprattutto in fase di editing. La soundtrack è appiccicata senza troppa grazia, con tagli netti delle tracce audio, mentre anche la fotografia (sua preferita attività) appare piuttosto improvvisata. Quell'anno, il 1980, il regista si era gettato a capofitto nel porno girando, oltre a questo e alternandosi con l'attività regolare (Antropophagus e Orgasmo nero), Sesso nero, Porno esotic love, Super climax, Le notti erotiche dei morti viventi e Hard sensation. Quasi un film al mese, che indica una prolificità del tutto unica ma, come in questa circostanza, il risultato talvolta non è stato memorabile. C'è da aggiungere che la versione che circola è un pessimo riversamento da VHS, di una qualità tanto scadente da minare profondamente il piacere della visione. Una copia da negativo originale, restaurata, potrebbe senza dubbio far riconsiderare in maniera più benevola il film.

Sandy Samuel, alter ego di Ornella Picozzi

Nel 1980, dopo una veloce comparsa come ballerina di nightclub in Sesso nero, la Picozzi è presente nel film di Bruno Mattei, La vera storia della monaca di Monza (interpreta la suora che fa sesso con un uomo bendato), quindi passa sul set di Alberto Cavallone (La gemella erotica) sino ad approdare a questo Blue erotic climax, primo vero hard nel quale si esibisce come performer. L'anno seguente appare ne L'altro inferno (è la suora catatonica nel finale), ultimo titolo non porno al quale prende parte. Sino al 1987 sarà presente in una ventina di hard italiani, spesso con svariati pseudonimi (Sandy Samuel, Dolly Lamour, Daniela Samueli e Sandy Samuels), tra i quali anche Bathman dal pianeta Eros, Goduria e L'amica di Sonia, nonchè nella doppietta animal diretta da Arduino Sacco: Marina e la sua bestia 1 e 2 (1984/1985). E' rimasto celebre il tentativo di esibirsi come cantante, incidendo il 45 giri I like sado-music.

Sopra: Ornella Picozzi come Sandy Samuel, sulla cover del vinile "I like sado music"

"Il maschio, quando pensa alla conquista, ha in mente il rapporto sessuale. La donna l'emozione erotica che la faccia ricordare e desiderare per sempre." (Francesco Alberon)

Make love on the wing (Nico Fidenco)