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La zia di Monica

Regia di Giorgio Mille vedi scheda film

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La recensione su La zia di Monica

di mm40
1 stelle
Monica è piacente, giovane e soprattutto sveglia: sa quello che vuole dagli uomini. Le sue amiche hanno invece un po' meno esperienza in materia; così la ragazza le invita a casa della zia durante le vacanze, per divertirsi tutte insieme.
 

Pellicola erotica di qualità scadente, La zia di Monica è la terza dele quattro regie di Giorgio Mille, che fantasiosamente qui si firma G. Miller. Soggetto e sceneggiatura - molto, molto vaghi - sono di Giustino Caporale, altro Carneade del cinema di genere italiano di quel periodo. Peraltro nel 1980 circolavano (già da tempo) film pornografici trasformati in 'sexy' semplicemente tagliando le sequenze hard: si presuppone che questo potesse essere uscito nella doppia versione. Anche in quella soft, comunque, il lavoro rimane sostanzialmente inguardabile, penoso dal punto di vista della recitazione e messo in scena con una fretta evidente, quasi preoccupante. Gianni Dei, Magda Konopka, Umberto Raho e Karin Well sono gli unici nomi degni di nota sul cartellone - in effetti neppure poca roba, per un prodottino tanto inconsistente. Epica la chiusura con primo piano di Gianni Dei, abbracciato a una delle squinzie del film, che orgogliosamente esclama "Che film, ragazzi! Che film!!"; unica annotazione positiva per il tema musicale suonato da "I meno uno". Del montaggio si occupa Luigi Batzella, altro 'divo' della serie Z nostrana. Mille(r) tornerà a far danni quattro anni più tardi con Ragazzina vogliosetta, titolo programmatico. 1,5/10.

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