Regia di Ryan Coogler vedi scheda film
L’idea di questo Spin-Off di Rocky funziona, le citazioni alla saga non mancano e sono piazzate con astuzia e, nonostante la trama già vista, il film intrattiene ed emoziona, merito di una regia brillante e di un cast che fa bene il suo lavoro, con una grande prova di Stallone.
Adonis Johnson(Michael B. Jordan) è il figlio di Apollo Creed, nato dopo la morte del padre e cresciuto in riformatorio.
La vedova(Phylicia Rashad) di Creed lo adotta quando era un ragazzino facendosi promettere che non combatterà più.Una volta diventato adulto, lavora come impiegato per una grossa compagnia di Los Angels.
Ma in Adonis l’istinto di combattere è forte, sin da piccolo si è sempre battuto, e dopo molti incontri clandestini(dove continua ad usare il cognome della madre per far si che non venga ricollegato a suo padre) vuol fare della boxe la sua vita. Decide di andare a Filadelfia a cercare Rocky Balboa(Sylvester Stallone) per farsi allenare da lui e diventare un grande pugile…
Il film è scritto e diretto dall' emergente Ryan Coogler, con una trama che chiaramente ricalca Rocky(pugile emergente che ha l’occasione di sfidare il campione del mondo, la relazione con una donna, qui più marginale,etc… ),ma sostanzialmente cambiato nelle dinamiche, e sfrutta l’insolita posizione del personaggio di Rocky come non protagonista.
Il rischio più grande era che la figura di Rocky oscurasse completamente quella di Creed, ma Coogler gestisce bene il personaggio: risulta al centro della storia ma allo stesso tempo non è più la colonna portante lasciando l’onere al personaggio di Adonis.
La caratterizzazione ed evoluzione dei personaggi sono molto buone: Adonis vuol dimostrare di essere un campione e non essere lì solo perché è figlio di suo padre, e la figura di Rocky come mentore, già vista in Rocky V ma qui le intenzioni diverse e un evoluzione del personaggio dettata da un evento ben preciso, rinnovano un personaggio ormai usurato.
Stallone si cala totalmente nella parte di questo “nuovo Rocky” regala la performance della vita, per certi versi miglior di Rocky I, una prova credibile e con molta anima.
Coogler dirige molto bene il film, una regia dinamica con molte idee stilistiche interessanti, come il piano sequenza che va dal discorso motivazionale di Rocky a Creed negli spogliatoi all’entrata sul Ring per l’incontro finale.
Anche Michael B. Jordan e il resto del cast lavorano bene, merito anche di una regia fresca capace di valorizzarli.
Voto: 7.5
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