Regia di Tom Hooper vedi scheda film
Negli anni '20 del '900, il menage tra il pittore danese Einar Wegener (Rermayne) e la sua più celebre moglie Gerda Wegener (Vikander) va a gonfie vele fino al giorno in cui lei chiede a lui di posare vestito da donna in sostituzione della modella assente. È da allora che in Einar si innesca un processo di identificazione col femminile, il cui sentore era stato già avvertito dallo stesso uomo anni prima, che lo conduce prima a trasformarsi in Lily, quindi a essere il primo uomo della storia a subire un intervento per il cambio di sesso, dopo essere inevitabilmente passato per le mani di torme di psichiatri decisi a internarlo.
Dopo gli Oscar arrivati con Il discorso del re e la prova zoppicante di Les Misérables, Tom Hooper firma un altro melodrammone che vorrebbe essere ad alta intensità emotiva ma che ha pochi sussulti, decorativo e artificioso, imperniato sull'incredibile prova di resistenza di una moglie capace di offrire al proprio marito un appoggio incondizionato in tutta la sua tormentata traiettoria esistenziale. Tra Le onde del destino ed echi fassbinderiani, The danish girl racconta il sofferto tragitto che dall'eonismo conduce a una revisione totale della propria identità sessuale con uno stile oleografico, un registro monocorde e la ricerca di scene d'impatto che funzionano soltanto grazie all'ennesima prova maiuscola di Eddie Redmayne, già premiato per La teoria del tutto.
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