Regia di Tom Hooper vedi scheda film
Un biopic che fa riflettere e ti prende al cuore
Storia del primo uomo a subire un intervento (anzi, più d'uno) per cambiamento di sesso, il film affronta la scabrosa tematica con delicatezza e partecipazione, senza alcuna morbosità, sottolineando piuttosto le enormi difficoltà del protagonista è della sua innamoratissima moglie di fronte alla situazione. I tormenti, soprattutto psicologici, del giovane, che vive una tale confusione sessuale da essere scambiato per schizofrenico da uno specialista, e le angosce della moglie sono resi soprattutto attraverso una recitazione, in entrambi i casi, toccante e senza sbavature. Ottima la ricostruzione d'epoca (del resto il regista, con "Il discorso del re", ha già dato prova di cavarsela egregiamente col cinema in costume in generale, e con la prima metà del novecento, in particolare); notevole soprattutto la disamina degli ambienti medici, che etichettano da subito il protagonista come affetto da una firma di pazzia. Un biopic che ti prende al cuore e che fa molto riflettere sul rapporto tra identità sessuale, apparenza e sostanza. Andrebbe mostrato nelle scuole.
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