Regia di Tom Hooper vedi scheda film
Intenso e formalmente impeccabile. The Danish Girl si sviluppa su due temi principali: il percorso interiore del protagonista, un eccellente Eddie Redmayne, transessuale, figura tanto tragica quanto umana, e il melodramma nella vita di coppia tra Einar/Lili e Gerda, sua moglie (Alicia Vikander, sensibile, generosa, premurosa, comprensiva: Oscar all'attrice svedese, vista già in Royal Affair e Ex Machina, premiato quest'ultimo per gli effetti speciali dall'Academy). Tom Hooper si conferma regista attentissimo alla confezione, capace e di successo. Riprese, fotografia, costumi, direzione degli attori, scenografie studiate alla perfezione, per un risultato stilisticamente sofisticato, a tratti quasi pittorico, al limite del manierismo. Pellicola che illustra il travaglio psicologico e fisico di una persona che decide di servirsi della medicina tutta e infine della chirurgia per liberarsi dal peso di un corpo sbagliato, cercando di poter esprimere infine una personalità inizialmente tenuta nascosta per educazione coercitiva e convenzioni sociali. Ruolo chiave nella vicenda la straordinaria presenza e complicità della compagna di una vita, sposa, amica, confidente; un vero angelo custode in grado di interrogarsi sull'altro, analizzare, capire ed aiutare in un crescendo di unione profonda e insieme distacco dato da uno spirito di sacrificio e abnegazione totale. Di enorme impatto emotivo. Passo pesante nella prima parte e qualche eccesso di pathos nella seconda, soprattutto in conclusione di pellicola. Comunque un film toccante e con molti spunti di riflessione.
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