Regia di Pou-Soi Cheang vedi scheda film
Stilisticamente e tecnicamente è un ottimo film, meglio non lo si poteva realizzare, con alcune sequenze da antologia, immagini di elevata tragica poetica e di forte impatto emotivo, visivo e simbolico. Come la scena sul viadotto, in cui il prigioniero (un infermiere rapito da una banda di criminali) butta la borsa con la cocaina dall’auto in corsa ed uno dei criminali fermata l’auto in mezzo al pericoloso traffico corre a recuperarla facendosi investire, mentre la cocaina schiacciata si volatilizza in una nuvola di polvere bianca che rende l’ambientazione tragicamente fatata e fatale, le riprese al rallentatore valorizzano ancor più la sequenza. Un film che infatti valorizza molto di più le immagini che non i dialoghi dimostrando la maestria del regista. Rimangono i problemi di approccio culturale con il loro modo di raffigurarsi e di fare cinema, tipico di molti film cinesi e di Hong Kong, i personaggi sembrano frequentemente infantili nelle loro reazioni, puerili, superficiali, stupidotti, ecc., e non si capisce se è un’iperbole espressiva, una specie di licenza artistica o se raffigura proprio la realtà sociale. Comportamenti che da noi corrisponderebbero a quello che farebbero degli adolescenti un poco tocchi o tonti o quantomeno molto superficiali. Se vi aspettate comportamenti intelligenti da parte dei protagonisti rimarrete delusi, non rammento di aver individuato una sola persona intelligente in tutto il film, il comportamento standard è stupido, la stupidità è il massimo comune denominatore di tutta la narrazione. Polizia compresa, anzi soprattutto. Siccome la trama è drammatica, racconta fatti di sangue, non può che finire in tragedia, anche se il finale francamente è forzatamente melodrammatico e con una scarsissima verosimiglianza, degno di una telenovelas e non di un film che aveva tutti i numeri per essere elogiato interamente ed invece ha alcuni cali di qualità di cui non si riesce a capacitarsi, se non appunto per differenze culturali e sociali che ci differenziano e quindi i loro prodotti cinematografici sono rivolti a soddisfare esigenze ed aspettative diverse. Ad ogni modo occorre rendere lode al regista ed agli attori attribuendo almeno la sufficienza piena.
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