Regia di David Lynch vedi scheda film
Il film di Lynch rimane "soltanto un'operina bizzarra in cui cercano di convivere il gusto dell'orrido, il poliziesco, l'oltranza sessuale, l'avventura giovanile e la parodia del tenerume sentimentale" (Grazzini).
La curiosità di un giovane studente (lo scialbo MacLachlan) di Lumberton, North Carolina, - che ritrova in mezzo a un campo un orecchio umano - si trasforma in un angosciante viatico in un mondo costellato di violenza, aberrazioni erotiche e follia. Chiacchieratissimo più per la quantità di grandguignol e per il nudo ingombrante e involontariamente grottesco della Rossellini col quale è condito il racconto che per la qualità, il film di Lynch si esaurisce in una provocazione calligrafica che non sembra giustificare tanto clamore. Forzato senza riuscire ad essere veramente cattivo, Velluto blu sembra ridursi ad un macchiettismo che va a scapito delle buone intenzioni che animano l'incipit della pellicola. Alla fine, il film di Lynch rimane "soltanto un'operina bizzarra in cui cercano di convivere il gusto dell'orrido, il poliziesco, l'oltranza sessuale, l'avventura giovanile e la parodia del tenerume sentimentale" (Grazzini).
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