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Velluto blu

Regia di David Lynch vedi scheda film

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La recensione su Velluto blu

di steno79
10 stelle

Dopo averlo considerato sopravvalutato per lungo tempo, alla fine ammetto di aver probabilmente frainteso il film più amato e più rappresentativo dell'universo "weird" di David Lynch, e non ho problemi a rivedere il mio giudizio e a considerarlo adesso un capolavoro, riconoscendone l'importanza e la statura artistica dell'opera.

È solo il quarto lungometraggio del regista, girato dopo il fallimento di "Dune", eppure la sua poetica del macabro e del perverso che si nascondono dietro un'apparente normalità in una cittadina di provincia trova qui una delle sue espressioni più compiute, accompagnata da un eccezionale talento visivo e da un gusto non comune nel dipingere stranezze e bizzarrie di personaggi che, in altre mani, sarebbero scadute facilmente nel fumettistico. Si tratta di un Neonoir estremamente personale che non arretra di fronte alla violenza più atroce, anche se non si può certamente accusarlo di compiacimento, una pellicola all'insegna di un iperrealismo che può sembrare eccessivo ma reca intatta una cifra stilistica spesso geniale, che gioca su intuizioni figurative a modo loro sublimi come il leitmotiv delle candele e del fuoco, e trae il massimo dall'utilizzo studiato del contrasto ritmico e visivo.

La Dorothy Vallens della Rossellini è un personaggio costruito sul filo di una costante ambiguità e funziona soprattutto grazie all'impegno dell'attrice, che, comunque, in alcune sequenze è costretta a recitare dimenandosi istericamente in una sorta di delirio che risulta suggestivo ma, allo stesso tempo, forse un pò kitsch.

Certi aspetti un po' naif come le sequenze di gelosia di Laura Dern verso Kyle MacLachlan o il dialogo sui pettirossi le avevo sempre considerate difettose, ma rientrano nella visione apparentemente rassicurante che viene continuamente sovvertita da una messa in scena coraggiosa e inventiva che si avvale di una fotografia dalle tinte particolarmente seducenti anche nelle sequenze più estreme e della raffinata colonna sonora di Angelo Badalamenti. Nel cast la palma del migliore spetta probabilmente a Dennis Hopper nel ruolo del sadico criminale Frank Booth, certamente valide le prove della Rossellini e di MacLachlan, buono il contributo di Laura Dern, per quanto farà di meglio in futuro anche con Lynch.

Voto 10/10

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. steno79
    di steno79

    Ringrazio marco bi e angelina per i loro interessanti commenti... @marco bi: un famoso critico, recensendo questo film, disse che la Dern "quando piange fa scompisciare dalle risate" purtroppo devo dargli ragione, e non capisco se sia un effetto voluto da Lynch... decisamente meglio Dennis Hopper e anche la Rossellini, per quanto il suo personaggio non mi abbia del tutto convinto... Kyle MacLaclahan invece se la cava abbastanza bene, ma personalmente lo preferisco nel suo ruolo in Twin Peaks, decisamente meglio rispetto a qui

  3. yume
    di yume

    Per me è un capolavoro e Laura Dern mi sembra molto più che discreta, ma rispetto la tua visione e la cura con cui svolgi l'analisi. Ciao Ste

  4. DeathCross
    di DeathCross

    Letta: analisi ben articolata e intelligente, anche se non condivido assolutamente con l'idea che "Blue Velvet" sia sopravvalutato. Per come la vedo io, quest'Opera rappresenta un Manifesto dello Stile di Lynch, all'insegna delle contraddizioni e dell'esagerazione, mescolando Generi diversi tra loro operando una sottile e provocatoria parodia. Per come la vedo io, dunque, le espressioni buffe della Dern sono più che intenzionali e, per certi versi, il suo personaggio 'infantile' anticipa la Lula di "Wild at Heart"...
    Comunque, che entusiasmi o meno, resta innegabile la Qualità anche solo 'tecnica' dell'Opera, come si capisce dal giudizio comunque più che positivo da te espresso sul Film. Bye!

    1. steno79
      di steno79

      Ti ringrazio DeathCross... certo il giudizio rimane positivo, ma ci mancherebbe... è un film che si è conquistato un posto nell'Olimpo del cinema degli ultimi trent'anni. Però come avrai letto nella recensione, io ho diverse riserve che non mi fanno gridare al capolavoro. Hai ragione quando parli di contraddizioni, esagerazione, sottile e provocatoria parodia. L'esagerazione io l'ho trovata in diverse scene, ma in alcuni momenti non mi ha convinto per niente... quando la Rossellini appare nuda vicino alla casa di MacLachlan e fa una scenata isterica, io ho trovato la scena un po' ridicola. Anche il discorsetto sui pettirossi della Dern, un po' pleonastico e potrei continuare, anche Dennis Hopper secondo me è spinto troppo sopra le righe in certe scene... ma ciò non toglie che la regia di Lynch ha delle accensioni visionarie comunque geniali e il bilancio del film resta certamente all'attivo. ti ringrazio per l'intervento

  5. Utente rimosso (LivioBerruti)
    di Utente rimosso (LivioBerruti)

    direi più che un cult... ma quasi un icona, un modo di dire: Velluto Blu... Anch'io lo credo un po' sopravvalutato... ma il film suggestiona, funziona eccome...

    1. steno79
      di steno79

      Grazie per il commento, ci tengo a precisare che si tratta della mia personale opinione, comunque positiva perche' non e' una stroncatura, ma ovviamente ridimensiona un po' il film rispetto ai tanti che hanno gridato al capolavoro...

    2. Utente rimosso (LivioBerruti)
      di Utente rimosso (LivioBerruti)

      beh certo! credevo fosse questo il gioco... "le personali opinioni" ;)
      E la tua è raziocinante... ponderata, misurata... NE ho lette alcune assurde!!
      Ed io che non mi consideravo all'altezza! :D))

  6. maso
    di maso

    Grande Stefano! L'appunto sulla Dern è da scrivere sui muri, io direi che è ridicola quando piange e penosa quando ride. Quando in Jurassik park vede schiudersi le uova delle lucertolone è da sputi in faccia manco avesse visto per la prima volta un figlio appena partorito, attrice sfigata nell'aspetto e nelle performance. Blue Velvet mi piace ma la vedo come te nel senso che è un po' sopravvalutato.

    1. steno79
      di steno79

      Ciao Andrea! Mah la Dern é un'attrice che ha avuto un suo percorso, ha alternato Lynch con film più commerciali, io degli altri che ha fatto ho visto poco, la ricordo principalmente in quelli di Lynch e non mi sembra proprio folgorante né come presenza scenica ne' come capacità attoriali... e in Velluto blu sovraccarica alcune espressioni decisamente troppo, non lo penso solo io, all'epoca lo scrisse pure il critico del Corriere della sera. Velluto blu é un film che pur essendo considerato capolavoro assoluto da molti critici blasonati non mi ha mai convinto fino in fondo. Tra i film di Lynch preferisco Mulholland Drive e anche Eraserhead, mentre Inland empire lo sto vedendo in questi giorni, sperando di riuscire a comprenderlo

    2. maso
      di maso

      Secondo me il film di Lynch che non merita tutti gli elogi ricevuti è Strade perdute. Blue Velvet è un neo noir molto efficace anche se vedere la Rossellini nuda è disgustoso come vedere Yoko Ono nuda. La Dern poverina figlia ci Bruce Dern cosa volevi facesse il fisico nucleare......sexy come un mezzo marinaio.

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