Regia di David Lynch vedi scheda film
Jeffrey (Kyle MacLachlan), giovanotto un po' troppo curioso della provincia americana, rinviene per caso un orecchio umano in un campo; lo raccoglie e lo porta alla polizia, per poi recarsi a casa del tenente Williams per saperne di più. Questi lo invita a starne fuori fino al termine delle indagini, ma la figlia del tenente (una giovanissima Laura Dern), ragazza tranquilla all'ultimo anno di liceo, ha la camera da letto esattamente sopra lo studio del padre e ha sentito qualche parola di troppo su quell'orecchio e sui sospetti da riferire all'affascinante Jeff.
I due, sfruttando quella pista che porta al nome della cantante Dorothy (Isabella Rossellini), indagano clandestinamente, con Jeffrey che si ritrova coinvolto in una storia fatta di perversioni, ricatti e droga...
Velluto blu, traduzione letterale della canzone di Tony Bennett eseguita più volte dalla Rossellini nel film, è un film dal carattere spiccatamente lynchano, con i soliti colori vivi, con una storia intrigante e dominata da un confuso dualismo fra Bene e Male, con i soliti personaggi schizzati e ambigui.
Lynch, oltre ad esibire tutto il suo innegabile talento alla sceneggiatura e alla macchina da presa, è aiutato da degli ottimi interpreti, grazie anche ad un Dennis Hopper in stato di grazia nel ruolo di un pazzo (gli è sempre venuto facile...) e ai camei del feticci di Lynch Jack Nance e Frances Bay e di Brad Dourif; fa eccezione, forse, una Laura Dern imbrigliata in un ruolo non eccellentemente definito...
Velluto blu magari non è il capolavoro assoluto di David Lynch, ma è senz'ombra di dubbio un ottimo noir, fuori dai canoni classici del genere.
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