Regia di David Lynch vedi scheda film
Apparentemente di impianto classico,e comunque narrativamente meno delirante rispetto a cio'cui ci ha abituati il regista di "The elephant man",questo film introduce lo spettatore in un crescente inferno dietro casa,tra personaggi che hanno saltato il fosso della follia e della perversione,in una ridente provincia americana dietro la quale basta frugare appena un po'per trovare il marciume.Nessuna innocenza,nessuna vera salvezza in questa storia noir ,con un cattivo dalla ferocia strepitante,vizioso e crudele,con tutta la nevrosi che Dennis Hopper puo'dargli:e una donna perduta apparentemente mite ma con riflessi schizofrenici che attrae inevitabilmente il giovane curioso impersonato da MacLachlan.uno dei piu'azzardosi film del periodo,forse il piu'composto e apparentemente meno "lynchiano" nella struttura dei lavori dell'autore,ma in seconda e piu'approfondita analisi,forse il piu'personale.P.S.:caro Ds2k2,ognuno puo'avere l'opinione che meglio crede,ma usare quatto o cinque volte la parola "ridicolo" nell'esprimere il tuo parere,non ti fa apparire come uno con una gran proprieta'di linguaggio...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta