Espandi menu
cerca
In nome di mia figlia

Regia di Vincent Garenq, Julien Rappeneau vedi scheda film

Commenti brevi
  • Victor Garenq gira un film altamente drammatico alla Cayatte. Daniel Auteuil in una delle sue più intense partecipazioni. In nome di mia figlia da vedere.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Film drammatico basato su una storia vera.. regia e interpretazione molto buona.. la tensione rimane alta fino alla fine.. storia terribile fra parentesi.. voto 8

    commento di nicelady55
  • Ispirato ad una storia vera, è un solido dramma umano e giudiziario.Bella prova attoriale di Daniel Auteil

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • La storia straziante di un padre, che usa 30 anni della sua vita per avere (parziale) giustizia per l'omicidio di sua figlia. Ci lamentiamo della giustizia italiana, ma anche quella francese non scherza. Auteuil, invece, da parte sua, è garanzia di cinema di qualità, impegnato ed efficace ("L'avversario", a suo tempo, mi sconvolse). Voto 7.

    commento di ezzo24
  • Film molto profondo anche se sbrigativo, forse dura troppo poco per un argomento del genere. Fatto veramente drammatico, povera bambina

    commento di Utente rimosso (arwen88)
  • Storia un po' altalenante e noiosetta in vari passaggi e delude abbastanza nella totalita'.voto.5.

    commento di chribio1
  • 6/7 voto oggettivo /soggettivo Livello semplice.,quasi televisivo, ma la tematica è molto interessante, ben descritta

    commento di paolofefe
  • Bellissimo film e grande Daniel Auteil, un attore che stimo da tantissimo tempo. Per chi non l'avesse visto, consiglio anche "L'Avversario" sempre con un Auteil in splendida forma, e film, anch'esso basato su una terrificante vicenda di cronaca accaduta realmente.

    commento di RinoC63
  • Una morte inaspettata, impossibile da accettare, tanto più quando le circostanze non consentono di avere risposte chiare ed accettabili. Il calvario di un padre per arrivare alla verità durerà 30 anni. Il film ne scandisce le tappe in modo pedestre e senza alcun polso registico, senza stile e con una pedanteria disarmante ed irritante.

    leggi la recensione completa di alan smithee