Regia di Ronnie Khalil, Monroe Mann, Jorge Valdés-Iga vedi scheda film
Stephen King, tra grandi classici e classiche pecorate, ha scritto tanto, forse anche troppo, ed i registi Ronnie Khalil (all’esordio alla regia), Monroe Mann e Jorge Valdés-Iga hanno ben pensato di realizzare nel 2012 una parodia cinematografica basata sulle storie del Re del Terrore.
You Can’t Kill Stephen King può sembrare un prodotto interessante per gli appassionati lettori di King e non solo: il film è un prodotto sulla falsariga degli Scary Movie et similia che prende il proprio centro dai racconti delle raccolte, meno note rispetto ai romanzi, dell’autore di Portland (in particolare Scheletri, Stagioni diverse e A volte ritornano) e poi ramifica lo svolgimento in una quantità clamorosa di citazioni alle sue storie più famose e non (It, Shining, Christine - La macchina infernale tra le più evidenti ad essere richiamate).
Bene o male c’è poco da dire, nonostante potenzialmente ci sarebbe potuto essere tanto di cui parlare e magari anche da elogiare. Il film pecca sia di elementi orrorifici (fattore preventivabile) sia di risate (cosa ben più grave). Un paio di trovate in mezzo alle millemila citazioni sono anche divertenti, ma non bastano a salvare un prodotto che di altro di ravvisabile può vantare una regia sui livelli dei prodotti amatoriali di YouTube, effetti speciali realizzati probabilmente da un cadavere, una storia scontata e che fa acqua da tutte le parti in cui a lungo andare la noia prende il sopravvanto e un cast di attori sui livelli dei salumi in sconto al supermercato.
Un esperimento interessante ma decisamente mal-riuscito, di cui si salvano giusto le acculturate citazioni al Re e qualche trovata simpatica.
Voto: 3/10.
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