Marito e moglie si tradiscono sfacciatamente. Lei però fra gli amanti ha anche il ragazzo della figlia, che peraltro non ha ancora consumato con il fidanzato. Quando in casa arriva la nuova ragazza alla pari, intrigante e disponibile, la situazione esplode.
Ninì Grassia scrive il soggetto e la sceneggiatura. Produce la Eurofilm 91 di Ninì Grassia. Colonna sonora: Ninì Grassia e Aldo Tamborelli (già da tempo collaboratore di Ninì Grassia). Regia: Gianni Cozzolino. Se quest'ultimo dettaglio può stonare un po' nel complesso delle cose, si consideri comunque che Cozzolino è uno degli abituali compagni di set di Grassia, che a questo punto potrebbe facilmente avere anche 'corretto' o quantomeno indirizzato la regia secondo i suoi standard; e in effetti Gatta alla pari è un film disastrosamente "alla Ninì Grassia", con attori presi dai suoi precedenti casting (Alex Damiani, Cristina Barsacchi, Sauro Giannini), una pornodiva affermata (Malù, aka Ramba) e il divetto dei fotoromanzi burini Antonio Zequila, tutti assolutamente canini ai massimi livelli. Ma anche la confezione della pellicola - luci, costumi, la sceneggiatura stessa - è grossolana e visibilmente tirata via, marchio di fabbrica dell'eminenza grigia dell'operazione. Gatta alla pari è sostanzialmente un filmetto erotico di nessuna consistenza, nel quale anche le scene presunte 'bollenti' risultano sgraziate e anonime, con una singolare fissa per le fellatio, riproposte a raffica nel corso dei novanta minuti circa di durata. Nel finale uno scambio di battute epocale; lui e due lei nudi a letto, una donna chiede "Sei pronto per fare l'amore con tutte e due?" e l'uomo, alzando le spalle: "Ce l'ho duro e che Dio m'assista". Purtroppo però questo apice trash rimane un episodio isolato nel noioso complesso dell'opera. Dopo questa esperienza, Cozzolino non dirigerà più nulla. 1,5/10.
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