La recensione su Salvare la faccia

di mm40

3 stelle

Una giovane rampolla di buona famiglia viene ricattata da un amante poco di buono. Il padre, per evitare scandali, d'accordo con tutti i familiari rinchiude la ragazza in manicomio. All'uscita però la vendetta sarà tremenda.

Per 'salvare la faccia' la buona borghesia farebbe di tutto, anche farsi sterminare, purchè onestamente. Una morale sopra le righe, ma semplice e chiara - e neppure tanto bizzarra in fin dei conti - è il fulcro di questa pellicola diretta da Rossano Brazzi, al suo terzo tentativo registico, nonchè l'ultimo. Di Biagio Proietti e Diana Crispo la sceneggiatura, che senza offrire grandi emozioni pure funziona; presumibilmente con un occhio e una mano più attenti dietro la macchina da presa il film sarebbe potuto divenire un thriller ben più incisivo e nevrotico. Altro evidente limite del lavoro sta nello stretto legame con la sua contemporaneità (luci, musiche, costumi sono smaccatamente swingin' London) e ciò lo rende facilmente databile e anzitempo datato. Brazzi si firma Edward Ross, il fratello Oscar è l'autore del soggetto; ben assestato il cast, con - fra gli altri - Nino Castelnuovo, Adrienne Larussa, Paola Pitagora, Alberto De Mendoza e lo stesso Rossano Brazzi. 3,5/10.

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