Regia di Jack Bryan vedi scheda film
Il film parte con il bellissimo brano Werewolf di Michael Hurley, in una perfetta simbiosi con le immagini tra squarci di contee della Pennsylvania: riprese eccellenti, ferme, evocative, sobrie e complete.
Leggerò poi che è stata usata una telecamera nuova, nuovissima, rivoluzionaria con il risultato di una qualità visiva davvero notevole e inarrivabile.
Trattasi di pellicola indipendente, dove il regista Jack Bryan ne scrive anche la storia: ed è una storia dove non esiste la speranza, ma solo la certezza che la violenza produce violenza, che le persone non cambiano mai, che l'odio è potente e durevole e che alla fine non c'è mai fine...
Chris Mulkey entra alla grande nello psicopatico Howard, il ruolo più accattivante, più viscerale e più tosto di tutto il film.
Lieta pertanto di essermi imbattuta casualmente in The living, che pur non essendo un filmone, ha avuto la capacità di "investirmi" e di scuotermi forte.
Spero di poter leggere a breve i vostri pareri, di qualunque natura: sarà un confronto di sicuro stimolante e che attendo con interesse e curiosità...
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