Regia di Bob Rafelson vedi scheda film
Alla sua uscita,che fu ben prima dell'esplosione del sexy-thriller patinato alla "Attrazione fatale" e "Basic instinct",fu acclamato come uno dei migliori gialli degli anni Ottanta, con un confronto fatto di attrazione e ossessione, una passione non esplosa e non dichiarata tra i due personaggi femminili che sono le protagoniste della vicenda. La "Vedova Nera" è una piacente bionda sulla trentina che circuisce e uccide, con veleni e conquistando la fiducia tra le lenzuola,di signori facoltosi:una giornalista comincia ad avere sospetti sulla donna,e la pedina, aspettando che faccia un passo falso, nonostante ci siano molti dubbi, da parte di chi la circonda, sulla giustezza delle sue intuizioni. E scatta un avvicinamento, tra le due, che ad un certo punto diventa una sfida a carte scoperte, con un finale a sorpresa... Rafelson girò un film che è più un noir che un thriller vero e proprio, dato che sia lo spettatore che i personaggi principali sanno cosa succede, e il mistero sostanziale è sul come riusciranno ad incastrare la femme fatale: ben recitato dalla solida Debra Winger e dall'allora quasi sconosciuta Theresa Russell,il film è discreto, ma non imperdibile. Sfrutta bene le belle ambientazioni isolane, esplora con buona mano la psicologia frastagliata dei caratteri, ma rischia parecchio con due scene risolutive, quali il delitto del corrotto detective privato asiatico, e il gran finale, che con la logica hanno davvero poco a che fare, e la credibilità del plot arranca non poco in tali frangenti. Il bacio furente tra le due attrici in scena, all'epoca, colpì diversi recensori:ai tempi di Internet è un particolare quasi soft...
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