Regia di Christian Vincent vedi scheda film
Quando un dettaglio nell'ultimissima scena ti fa amare un intero film.
Fisiologicamente propenso ai film movimentati, non posso dire di aver seguito troppo appassionatamente questa pacata storia d'amore in ambito processuale. Che poi non è propriamente né una vera storia d'amore, visto che si parla del ricordo di un amore platonico, né un vero film processuale, anche se la scansione delle udienze fa da impalcatura a tutte le storie che vi girano intorno. E' fondamentalmente un film che descrive tre giorni nella vita dell'attempato giudice ottimamente interpretato (questo sì) da Luchini. Il film è costruito molto bene, il premio alla sceneggiatura non stupisce affatto, ma certo per apprezzarlo appieno occorre una sensibilità diversa dalla mia. Così, quando ormai si era capito che il film volgeva al termine e meditavo di concedergli un meritato 6/10, una breve piccola scena con un piccolo delizioso dettaglio da notare, mi fa pensare "però! se finisse qui, sarebbe perfetto". E... magia del cinema... partono i titoli di coda.
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