Regia di Joachim Rønning, Espen Sandberg vedi scheda film
Quinto film di una trilogia.
Quinto film di una trilogia.
Si può racchiudere così Pirati dei Caraibi 5, film senza idee innovative che cerca per due ore e mezza di riproporre vecchie storie e vecchi clichè ormai visti e rivisti nei film precedenti. Jack sparrow non rappresenta più l'uomo che pur vivendo la vita giorno per giorno, riesce sempre a cavarsela con quel qualcosa che solo il suo personaggio ha; che sia furbizia, intelligenza, fortuna. Qualità nascoste dietro quella maschera simpatica di fannullone, stupido, ubriacone. Solo queste ultime tre sfaccettature del suo personaggio sono caricate e stereotipate al massimo. Non abbiamo amato Jack sparrow perchè era un'alcolizzato, stupido a cui non frega più niente della sua vita. Lo abbiamo amato perche alla fine riusciva sempre a "fregare" le persone che lo criticavano e lo giudicavano. Lo spettatore nei film precedenti faceva il tifo per jack, ora non più. Per non parlare della fine amara fatta fare a Barbossa. La trama è bambinesca , i dialoghi sono insopportabili. Salazar è un incrocio tra il Barbossa maledetto del primo film e Davy Jones. Stesso discorso per il suo equipaggio. La stessa sua nave assale e attacca , distruggendo le altre, nello stesso modo del Cracken. La scena della bussola è un errore di trama enorme poichè effettivamente quest'ultima è stata donata a Jack da Calipso. Il film si chiama Pirati dei Caraibi. Apparte il mare ogni inquadratura non ricorda niente dei Caraibi. Difficile è anche giudicare la regia dopo aver visto una sceneggiatura del genere, dove chiese vengono trascinate da cavalli ecc..
Un film che avrebbe dovuto far riconciliare i nostalgici cercando anche di piacere anche alle nuove generazioni.
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